TikTok, la nuova proposta: niente smartphone ai bambini, iscrizione ai social tramite SPID

TikTok, la nuova proposta: niente smartphone ai bambini, iscrizione ai social tramite SPID
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Il caso italiano della “Black Out Challenge” di TikTok che ha visto la morte di una bambina di dieci anni di Palermo sta muovendo un dibattito pubblico alquanto importante sulla regolamentazione di social network per tutti i minorenni. L’ultima proposta vedrebbe il divieto degli smartphone ai più piccoli e l’iscrizione ai social solo con SPID.

Questi sono i due punti salienti del possibile piano delineato dalla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, nel corso di un’intervista a Il Giorno: “È insensato che per guidare l'auto serva la patente e per usare il cellulare non ci siano limiti in base all'età. Gli smartphone sono potenti come le automobili, se non di più, e bisogna fare distinzioni nella possibilità di utilizzo con l'età evolutiva dei ragazzi. Vanno limitate la connessione e certe app: i bimbi non possono passare le notti svegli a chattare. Gli adulti e le istituzioni non sono riusciti a entrare in questo mondo e quindi i più piccoli non sono tutelati”.

Secondo Zampa, dunque, è il momento di riflettere profondamente e rapidamente sull’età minima per utilizzare uno smartphone e l’eventuale uso dell’identità digitale SPID per accedere a piattaforme come TikTok, Facebook, Instagram, Twitter e tanti altri social usati da milioni di italiani. Si parla, infine, dell’introduzione di una formazione specifica a tutti i giovani per istruirli sui pericoli di Internet, ma anche del divieto dell’utilizzo dello smartphone a scuola in quanto provocherebbe “solo distrazione e danni intellettivi”.

Anche l’associazione Consumerismo tramite il presidente Luigi Gabriele ha presentato a Governo e Parlamento una proposta di legge per la regolamentazione dell’accesso ai social da parte dei minori: “Il problema dell’utilizzo dei social network da parte dei minori può essere risolto solo attraverso misure di contrasto che diano certezze sulla reale età di chi crea gli account sulle varie piattaforme. Il nostro disegno di legge introduce l’obbligo di condizionare sia l’iscrizione che l’interazione sui social network da parte dei minori di anni 14 all’autorizzazione dei genitori, identificati a mezzo identità digitale”.

Al momento, il Garante della privacy ha deciso di intervenire sul caso TikTok bloccando il social a tutti coloro che non hanno verificato l’età anagrafica.