TikTok risponde agli USA: "rimuoveremo ogni dubbio sulla sicurezza dei vostri dati"

TikTok risponde agli USA: 'rimuoveremo ogni dubbio sulla sicurezza dei vostri dati'
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La scorsa settimana, vi abbiamo riportato che TikTok è finito nel mirino degli Stati Uniti per la sua politica di gestione dei dati degli utenti. Oggi, dopo alcuni giorni di silenzio, il social network ha risposto alle accuse del Congresso e della FCC, spiegando la propria versione dei fatti.

In una lettera inviata a nove senatori del Partito Repubblicano e riportata dal New York Times, il CEO di TikTok Shou Zi Chew ha spiegato di voler "rimuovere ogni dubbio circa la sicurezza dei dati degli utenti americani della piattaforma", reiterando che tutte le informazioni relative a questi ultimi, per finalità legate all'anti-spionaggio, sono immagazzinate su server fisicamente posizionati negli Stati Uniti e gestiti da Oracle.

In effetti, TikTok è stata accusata di legami con il Governo di Pechino già alcuni anni fa, ed è stata a rischio di scomparire dagli Stati Uniti quando la presidenza Trump ha imposto un ban sui prodotti tecnologici cinesi venduti in America (lo stesso che, per intenderci, ha colpito anche gli smartphone di Huawei). La situazione si era però risolta quando la divisione americana di TikTok è stata acquistata da Oracle, che ha promesso di vigilare sulla sicurezza dei dati immagazzinati dal social network.

A quanto pare, però, non tutti i dati degli statunitensi sarebbero stati cancellati dai server cinesi di TikTok e della sua proprietaria ByteDance, dal momento che lo stesso Chew ha spiegato che "ci impegneremo a cancellare tutti i dati personali degli utenti americani dai nostri sistemi proprietari [cioè dai server di ByteDance] ed a dirigerli ai server protetti di Oracle cloud negli Stati Uniti d'America".

I senatori destinatari della lettera di Chew sono stati quelli che hanno sollevato la polemica relativa alla sicurezza dei dati degli utenti americani di TikTok dopo che un'inchiesta di BuzzFeed aveva riportato che degli ingegneri cinesi avevano avuto accesso ai dati americani anche dopo la cessione di TikTok America ad Oracle, nello specifico nel periodo tra settembre 2021 e febbraio 2022. Nella lettera, comunque, Chew ha anche spiegato che molte delle accuse di BuzzFeed sarebbero false o errate.