Tim Berners-Lee vuole salvare internet: Google e Facebook dicono di si

Tim Berners-Lee vuole salvare internet: Google e Facebook dicono di si
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Un nuovo contratto, attraverso cui mira a salvare internet e rendere più semplice l'accesso ad internet per quel cinquanta percento dell'umanità che ancora non è sul web. E' questo l'invito del papà di internet, Tim Berners-Lee, prontamente accolto da Google, Facebook ed il Governo Francese.

L'iniziativa, battezzata "Contratto per il web" è stata annunciata nel corso del summit sulle tecnologie in corso a Lisbona, ed include una serie di principi etici per l'utilizzo della rete. Non è un codice di condotta rivolto esclusivamente alle società ed i giganti del web, ma anche a governi ed utenti. L'obiettivo è uno solo: far tornare internet ai fasti di un tempo, "neutrale, indipendente, ed un mezzo per veicolare ogni informazione in ogni lingua".

Il codice è stato firmato anche dal miliardario Richard Branson di Virgin, da sempre impegnato per rendere la rete più libera ed aperta. Berners-Lee ha sottolineato come quella pubblicata sia solo una bozza del codice completo, la cui diffusione definitiva è prevista per il prossimo mese di Maggio.

Sono però noti i punti cardine su cui si baserà e l'obiettivo: proteggere internet come un bene pubblico ed un diritto fondamentale per tutti. Ognuno, dalle piccole compagnie ai colossi, passando per i cittadini, avranno un ruolo per garantire che il web sia messo al servizio dell'umanità.

Tra le linee guida, divise in tre sezioni, ce n'è una dedicata direttamente alla privacy, un "diritto fondamentale che consente a tutti di utilizzare internet in modo libero, sicuro e senza timori", motivo per cui le aziende devono rendere il web "affidabile ed accessibile per tutti, nessuno escluso".

La domanda che si fanno tutti è: basterà un contratto a salvare internet?