TIM: il Consiglio d'Amministrazione dà l'ok alla separazione della rete

di

Dopo l'ok ricevuto dal Governo Gentiloni, ed i conseguenti scontri tra alcuni esponenti dell'ex partito di maggioranza, il consiglio d'amministrazione di TIM, riunitosi ieri, ha dato il via libera allo scorporo della rete.

In una breve nota stampa diffusa dall'operatore telefonico, si legge che i consiglieri d'amministrazione hanno conferito mandato all'amministratore delegato Amos Genish per avviare la notifica all'AGCOM del progetto di separazione volontaria della rete di accesso fissa.

Il progetto prevede la creazione di un’entità legale separata (Netco) controllata al 100% da TIM, proprietaria della rete di accesso (dalla centrale alla casa dei clienti) e di tutta l’infrastruttura (edifici, apparati elettronici e sistemi IT) e dotata del personale necessario per fornire servizi all’ingrosso in maniera indipendente.

"Il progetto rappresenta una svolta epocale e darà vita al modello di separazione della rete più avanzato in Europa, creando un punto di accesso «one-stop shop» per i servizi wholesale regolati e non regolati per tutti gli operatori, inclusa TIM, secondo un modello interamente neutrale a garanzia dell’assoluta parità di trattamento" si legge nella nota.

La Netco avrà le risorse per mantenere una altissima qualità della rete e sostenere il Paese nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea 2025 sulla banda ultra larga. L’iniziativa darà un contributo significativo al processo di digitalizzazione dell’Italia, contribuendo all’evoluzione dell’attuale quadro regolatorio.

La creazione della Netco manterrà invariato il perimetro del Gruppo, ed avverrà in conformità e nel rispetto della disciplina del Golden Power.

Il progetto di separazione volontaria della rete sarà comunicato ad Agcom secondo le procedure e le tempistiche previste dal Codice per le Comunicazioni Elettroniche.