Tim Cook e quell'accordo da 275 miliardi con la Cina per iCloud e App Store

Tim Cook e quell'accordo da 275 miliardi con la Cina per iCloud e App Store
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Mentre Apple torna al primo posto in Cina dopo anni di assenza e grazie soprattutto all'arrivo dei nuovi iPhone 13, un clamoroso report di The Information ha messo in luce dei documenti riservati che suggeriscono la presenza di uno sconvolgente accordo.

All'interno dei documenti citati nel rapporto, si parla infatti di una possibile "pressione" esercitata dal CEO di Apple, Tim Cook, nei confronti dei funzionari del Governo Cinese. Stando a quanto riportato, si tratterebbe di informazioni prodotte nel 2016, anno in cui lo stesso Cook avrebbe compiuto diversi viaggi proprio nel Paese asiatico, al fine di riuscire a stringere questa presunta alleanza con il Governo Cinese per riuscire a salvare Apple Pay, App Store e iCloud, servizi basilari per gli smartphone di Cupertino.

A quanto pare, il CEO di Apple avrebbe siglato un protocollo d'intesa con la National Developement and Reform Commission allo scopo di ottenere una serie di esenzioni. Successivamente, l'azienda californiana avrebbe raggiunto un'intesa finale con la firma di un accordo che, sempre secondo il rapporto di The Information, prevedeva un impegno economico da parte di Apple di oltre 275 miliardi di dollari spalmato in cinque anni.

Al momento non sono note dichiarazioni formali delle parti chiamate in causa, ma è probabile che presto ne sapremo molto di più. Solo di recente, tra l'altro, Apple è incappata in un'altra grana che coinvolge invece il Governo americano. Infatti, sembra che siano stati violati diversi iPhone del Dipartimento di Stato Americano, sebbene non sia stata ancora identificata la fonte dell'attacco, diretto nello specifico a dei funzionari USA coinvolti attivamente nei rapporti con le regioni dell'Africa Orientale.