TIM: De Puyfontaine non chiude allo scorporo della rete

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L’amministratore delegato di Vivendi, e presidente di Tim, Arnaud de Puyfontaine, non ha chiuso le porte allo scorporo della rete nel corso dell’Ey Digital Summit. Il dirigente ha ribadito la stessa posizione dello scorso Luglio, ed ha affermato di non avere “pregiudizi su nulla”.

Parole che non sanno né di chiusura, tanto meno di apertura. Il manager, infatti, si è detto “disponibile ad un incontro con il Governo e le autorità, per spiegare la visione che ha Vivendi su Telecom. Voglio anche essere un ambasciatore dell’amicizia tra Italia e Francia”, un chiaro segnale di distensione dopo le polemiche degli ultimi giorni, che potrebbero costare a TIM una multa da 300 milioni di Euro per aver violato la legge che prevede l’obbligo di notifica per l’acquisizione del 24% del capitale da parte di Vivendi, a cui ha immediatamente risposto l’operatore affermando che non vi era alcun obbligo del genere.

De Puyfontaine ha affermato che “l’obiettivo di Vivendi è trovare la migliore decisione per Tim e per i gli stakeholders, e per stakeholders intendo governo, regolatori, clienti e Italia come Paese perché l'azienda è qualcosa di molto importante per l’Italia. TIM è una fantastica azienda e vogliamo renderla di nuovo di successo. Vivendi ama l'Italia e vuole investire”.

Nel frattempo, da Bloomberg giunge notizia che TIM avrebbe già ingaggiato alcuni advisor per la cessione di Persidera.