TIM: "estranei a qualsiasi comportamento anticoncorrenziale"

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La scorsa settimana abbiamo riportato su queste pagine la notizia relativa alle perquisizioni effettuate dalla GdF in merito alle presunte politiche anticoncorrenziali messe in atto dagli operatori telefonici. TIM, che è stato uno degli interessati, ha rilasciato una breve dichiarazione su qualsiasi politica del genere.

"In merito al provvedimento di avvio del procedimento istruttorio dell’Autorità antitrust nei confronti dei principali operatori TLC, TIM ribadisce di aver sempre operato nel rispetto della normativa vigente garantendo la piena collaborazione a tutte le Autorità di settore e la massima trasparenza ai propri clienti" si legge nella nota stampa in cui TIM esclude categoricamente che ci sia stato qualsiasi coordinamento della propria strategia commerciale con altri operatori in merito alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione dei servizi di rete fissa e mobile.

"TIM ricorda infatti che la legge n.172/2017 stabilisce che tutti gli operatori adottino la cadenza di fatturazione mensile entro il 5 aprile 2018, definendo pertanto le stesse tempistiche e modalità di comunicazione preventiva ai clienti" conclude il comunicato.

La questione però è tutt'altro che conclusa: qualche giorno fa, infatti, l'AGCOM ha annunciato di aver diffidato molti degli operatori telefonici e Sky in merito al ritorno alla fatturazione mensile previsto dalla legge Calenda.

Secondo l'authority, gli operatori non avrebbero "rispettato le prescrizioni in materia di chiarezza, trasparenza e completezza delle informative rese agli utenti, per quanto concerne, in particolare, la precisa indicazione del prezzo di rinnovo delle offerte a fronte di modifiche contrattuali nella fase di ritorno alla cadenza mensile della fatturazione dei servizi di comunicazione elettronica".