Tim Lancaster: la storia del capitano risucchiato dal finestrino dell'aereo in volo

Tim Lancaster: la storia del capitano risucchiato dal finestrino dell'aereo in volo
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Nel 1990 un pilota di aerei di linea ha passato sicuramente il momento più brutto della sua vita, quando è stato quasi completamente risucchiato fuori dal finestrino del velivolo. Fortunatamente, le gambe vennero utilizzate come "àncora" e i membri dell'equipaggio riuscirono a non farlo cadere, mentre penzolava dall'aereo.

Tutto questo nel volo di British Airways 5390, partito dall'aeroporto di Birmingham, in Inghilterra, verso Malaga, in Spagna. Il velivolo si trovava a circa 5.273 metri di altitudine quando i passeggeri sentirono un fortissimo rumore dalla cabina di pilotaggio.

Secondo il rapporto ufficiale sull'incidente dell'Air Accidents Investigations Branch, il guasto avvenne per colpa di un meccanico che, durante dei lavori di manutenzione, decise di cambiare tutto da solo il finestrino della cabina di pilotaggio. Il meccanico incaricato alla manutenzione, infatti, sbagliò il tipo di bulloni per fissare il nuovo parabrezza.

Molti dei bulloni montati sul finestrino dell'aereo, quindi, erano di una misura in meno rispetto a quelli necessari. Il risultato di questa svista venne pagato caro alcuni giorni dopo dal capitano Tim Lancaster. Il capitano, spinto dall'improvvisa decompressione successiva alla rottura del parabrezza, venne risucchiato verso l'apertura. Furono le gambe di Lancaster e uno steward a tener fermo il capitano da morte certa.

Nel frattempo il co-pilota, Alastair Atchison, teneva le redini dell'aereo mentre i membri dell'equipaggio si davano il cambio per reggere il capitano. Atchison fu costretto ad atterrare e, fortunatamente, la manovra riuscì al 100% e non ci fu alcun ferito. A parte qualche piccola contusione, il capitano Lancaster non riportò danni significativi, solo uno spavento che si ricorderà a lungo.