TNTVillage, vittoria di AIE e FAPAV: dovrà rimuovere tutti i libri, film e file Torrent
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Vittoria in tribunale per AIE e FAPAV. Il Tribunale di Milano ha infatti disposto la rimozione di tutti i contenuti di TNTVillage, chiudendo in questo modo una vicenda processuale che durava ormai da quattro anni.
Come abbiamo avuto modo di raccontare su queste pagine, TNTVillage ha chiuso i battenti nel 2019, dopo quasi quattordici anni dalla fondazione. La piattaforma d’indicizzazione di file torrent italiana contava circa un milione di utenti, 135mila titoli di libri e 230mila film protetti dal diritto d’autore.
Nel 2019 AIE e FAPAV avevano presentato ricorso contro i gestori, chiedendo la rimozione di tutti i contenuti. La richiesta è stata accolta dal Giudice ed è stata seguita dall’annuncio della chiusura del sito, avvenuta nel settembre dello stesso anno. Tuttavia, come spiegato da FAPAV, nonostante ciò è stato lasciato aperto l’accesso al download di libri, film e contenuti protetti, tramite un link pubblicato in homepage.
Con la sentenza emessa pochi giorni fa, il Tribunale non solo ha confermato l’obbligo di rimuovere i contenuti, ma ha sancito anche la legittimità delle richieste avanzate dalle parti attrici, a tutela dei rispettivi diritti.
“Accogliamo con viva soddisfazione la decisione del Tribunale di Milano”, ha commentato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi. “Si tratta di una sentenza che riguarda non soltanto il caso specifico di TNTVillage, ma anche alcuni punti di diritto di grande interesse, dal momento che mette sullo stesso piano i file caricati dall’amministratore e quelli caricati dagli utenti della piattaforma”. “AIE continuerà a battersi per contrastare ogni forma di pirateria”, ha concluso Levi, “e questa sentenza va nella direzione auspicata”.
“Si conclude positivamente una lunga battaglia giudiziaria che rappresenta un importante successo condiviso che va a collocarsi in uno scenario più ampio e che certifica come il “fare sistema” nella tutela delle opere di ingegno possa portare ancor più importanti risultati”, ha dichiarato il Presidente FAPAV, Federico Bagnoli Rossi. “Tramite questa sentenza viene ribadito nuovamente come l’illecita messa a disposizione online delle opere creative rappresenti una grave violazione che comporta una pericolosa limitazione allo sfruttamento dei diritti ad essa collegati, con un preoccupante pregiudizio economico non solo per l’industria culturale ma per il Sistema Paese nel suo complesso”.
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