Un toccasana del diciottesimo secolo? Clisteri al fumo di tabacco

Un toccasana del diciottesimo secolo? Clisteri al fumo di tabacco
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La storia umana ha prodotto una quantità indefinibile di bizzarrie, ma quella che stiamo per presentarvi potrebbe essere una delle più strambe. Alla fine del diciottesimo secolo, nella pratica medica, era sviluppata una procedura molto “astrusa”. I medici del tempo per combattere alcune note patologie utilizzavano clisteri al fumo di tabacco.

Si, avete capito bene, ma facciamo un passo indietro.

I primi approcci a questa pratica risalgono alla metà del ‘700. Questi possono essere attribuiti al medico britannico Richard Mead e consistevano nell’inserire dei tubi di gomma all’interno degli orifizi dei pazienti, in fin di vita a causa dell’annegamento, e insufflare il fumo a bocca nel retto. Alcuni dei pazienti si ripresero e ciò portò alla credenza secondo cui il calore del fumo avesse doti benefiche, favorendo il riscaldamento del paziente annegato e stimolandone la respirazione.

Alla fine del settecento, due dottori londinesi, William Hawes e Thomas Cogan, fondarono la Royal Humane Society, un istituto di primo soccorso che si occupava delle persone vittime di annegamento. I due dottori, ispirati dalle insufflazioni di tabacco rettali utilizzati dagli indigeni del Nord America e dai primi tentativi di Mead, svilupparono dei veri e propri kit per la rianimazione a base di tabacco, dotati di tubi e soffietti per spingere il fumo nella cavità rettale. Questi kit vennero messi a disposizione dalla società lungo le rive del Tamigi, per fungere da primo soccorso.

Da quel momento esplose una sorta di moda nell’uso di questi clisteri al fumo di tabacco, che ottennero la fama di efficaci strumenti salvavita, da avere sempre a portata di mano. Questi apparecchi furono considerati per molto tempo un vero toccasana per curare una ampia gamma di malattie. L’utilizzo del trattamento, infatti, dall’annegamento, fu esteso per alleviare e curare una serie di disturbi e patologie, tra cui emicrania, insufficienza respiratoria, raffreddori e dolori addominali, fino ad arrivare al punto di essere utilizzati per trattare la febbre tifoide e le epidemie di colera.

Fortunatamente, grazie a successive ricerche sul fumo di tabacco e la nicotina, che ne confessarono la tossicità e la pericolosità cardiaca (noti effetti del fumo di tabacco), questa aberrante pratica venne messa al bando, infilata nel cassetto senza fondo delle stramberie mediche, di cui gli umani si sono serviti durante la loro storia.

E sapevate che, oltre alla salute umana, le sigarette nuocciono gravemente all'ambiente?