Toshiba lascia per sempre il mercato dei computer portatili

Toshiba lascia per sempre il mercato dei computer portatili
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Con un comunicato stampa pubblicato questa settimana Toshiba ha annunciato il trasferimento della quota di minoranza rimanente di Dynabook, azienda produttrice di PC di proprietà della Toshiba Corporation dal 1958 al 2018, anno in cui quando quest’ultima ha venduto l’80.1% delle azioni a Sharp. Toshiba così dice addio al mondo dei notebook.

Già dal 2018 la Sharp Corporation ha cominciato a vendere computer portatili con il nome Dynabook, ma con questa cessione finale Toshiba dirà ufficialmente addio al mercato notebook e Dynabook sarà di proprietà di Sharp al 100%.

La vendita del 2018 fu necessaria per Toshiba in seguito a uno scandalo del 2015 che portò 8 dei 16 membri del consiglio di amministrazione (compreso il CEO Hisao Tanaka) a rassegnare le dimissioni, mentre l’azienda fu costretta a vendere le attività in ambito TV, fotografia ed elettrodomestici, divenute rispettivamente parte di Hisense Group e Midea Group, e pagare una multa di 53 milioni di dollari. Anche Sony nel 2015 colse l'occasione per acquistare la divisione dei sensori d'immagine di Toshiba per 155 milioni di dollari.

Per quanto riguarda il business dei personal computer Toshiba era nel mercato dal 1985, quando rilasciò il primo portatile al mondo: il modello T1100 con schermo LCD, processore Intel 80C88 e schermo con risoluzione di 640x200. Toshiba riuscì a guadagnarsi quella fetta di mercato in cui dopo entrarono Asus, Dell, Lenovo e Hewlett-Packard, soprattutto grazie ai suoi portatili della serie Satellite. Pian piano però è diventato un brand poco popolare e non più in grado di soddisfare i consumatori.