In questo tratto di mare sembra di nuotare all'interno di una bevanda gassata

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Sul fondale oceanico, tra due isole delle Filippine, è stato scoperto un tratto di mare dove la concentrazione di anidride carbonica raggiunge livelli estremi.

Ci troviamo tra le isole Luzon e Mindoro, nelle Filippine, in una zona di mare chiamata Verde Island Passage ed è qui che un gruppo di geologi dell’Università del Texas ha fatto una scoperta a dir poco affascinante. Sul fondale di quest’area marina sembra di stare nuotando all'interno di champagne o di una bevanda estremamente gassata. Sul fondo, infatti, a sessanta metri di profondità dal fondale sabbioso, salgono verso la superficie tantissime bollicine di anidride carbonica. Il paesaggio è incredibile ma lo sono ancora di più le implicazioni e le possibilità di ricerca che questo tratto di mare offre. Per prima cosa, vi è da dire che al di sotto del fondale marino vi è un vulcano che, con la sua attività, emette anidride carbonica che sale verso il pelo dell’acqua sotto forma di bollicine, molto simili alle bollicine presenti all'interno di una bevanda gassata. Non a caso, d'altronde, questa zona si chiama Soda Spring.

Questo sito, ci dicono gli scienziati, ci permette di studiare come la vita sia riuscita a prosperare e ad adattarsi con concentrazioni di anidride carbonica altissime (siamo nell'ordine dei 60000 – 95000 parti per milione!). Come ci dicono gli esperti che hanno fatto le riprese e il successivo studio, questo tratto di mare potrebbe contenere forme di vita non del tipo a cui siamo abituati. Vi è da dire che questa zona è molto ricca di vita perché, non lontano, vi è una barriera corallina all'interno della quale moltissime specie viventi differenti vivono ed hanno il loro habitat naturale.

Si pensa che l’area di fondale dalla quale si formano le bollicine di anidride carbonica sia estremamente estesa, ma è anche difficile potervi accedere. Gli scienziati pensano che l’attività del vulcano sottostante, la sorgente dell’anidride carbonica, stia durando da migliaia di anni. Ovviamente altri studi e altre ricerche sono necessari per esaminare tutte le sfaccettature e le implicazioni che tale fenomeno ha sugli ecosistemi.