Travis Kalanick accusato di frode da uno degli azionisti, ecco la risposta

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L'ex CEO di Uber, assieme al suo team di legali, ha inoltrato al tribunale di Delaware una risposta ufficiale alla querela avviata nei suoi confronti da Benchmark Capital, uno dei principali investitori di Uber. Nella risposta Kalanick definisce l'accusa di frode basata su "idee e supposizioni" e non su fatti e prove.

Inoltre, nella memoria depositata in tribunale, Kalanick accusa Benchmark di essersi comportato in maniera vergognosa, avendo avviato la causa proprio dopo la morte di sua madre, uccisa in un incidente in barca, lo scorso maggio.

Gli avvocati dell'ex CEO di Uber, quindi, hanno dichiarato che Benchmark non è riuscita ad allegare una sola dichiarazione mendace del fondatore della compagnia, facendo esclusivo riferimento ad "indiscrezioni dei media e accuse mossegli in altri procedimenti legali" ancora in corso.

Travis Kalanick è accusato di frode, violazione del rapporto contrattuale e violazione del rapporto fiduciario tra amministratore e investitori. L'accusa, in particolare, verte sulla decisione dell'ex CEO di estendere il numero di membri votanti del CdA della compagnia, una mossa che, per Benchmark Capital, sarebbe stata decisa esclusivamente per tutelarsi dalle accuse che, inevitabilmente, Kalanick avrebbe dovuto affrontare per il modo in cui ha amministrato la compagnia.