Tre occhi e cervello diviso in due: non un mostro ma un animale del passato

Tre occhi e cervello diviso in due: non un mostro ma un animale del passato
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L'argillite di Burgess continua a regalarci grandi sorprese. Uno studio pubblicato su Current Biology descrive la sensazionale scoperta, cambiando alcune convinzioni su un particolare e curioso animale.

Per chi non ne fosse a conoscenza, l'argillite di Burgess, come indica il nome stesso, è un deposito di argillite situato in Canada vicino al monte Burgess. Si tratta di un vero e proprio tesoro paleontologico poiché al suo interno sono custoditi fossili di centinaia e centinaia di specie presenti sul nostro pianeta nella lontana esplosione cambriana, tra i 513 e i 500 milioni di anni fa.

Uno studio condotto dall'Università di Toronto si è concentrato sul ritrovamento di alcuni fossili di Stanleycaride (Stanleycaris hirpex), ovvero di un animale vissuto 500 milioni di anni fa e appartenente alla specie ormai estinta dei Dinocarida.

Finora le conoscenze di questo esemplare erano ridotte all'osso, poiché riguardavano solo frammenti sparsi. I resti rinvenuti, invece, grazie al loro ottimo stato di conservazione hanno permesso ai ricercatori di evidenziarne anche i più piccoli dettagli.

Ciò che è emerso, è che lo Stanleycaris presentava ben tre occhi, caratteristica unica tra i radiodonti e assente nei moderni artropodi. Il cervello invece era diviso in due parti delle quali una deputata al controllo degli occhi e l'altra alle appendici anteriori.

Anche questa, appare una caratteristica insolita dal momento che i moderni e attuali artropodi presentano un cervello tripartito. Si tratta di una scoperta davvero sorprendente poiché ha permesso e consentirà sicuramente di conoscere meglio delle specie ormai estinte e vissute tanti anni fa.

Inoltre, proprio grazie ai fossili, abbiamo capito perché le giraffe hanno il collo così lungo!