Tredicenne hackera i server Apple sperando di essere assunto

Tredicenne hackera i server Apple sperando di essere assunto
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Nel corso dell'ultimo weekend ha avuto importante risonanza la storia di un hacker adolescente che si era infiltrato nei sistemi informatici di Apple che contenevano dati sensibili degli utenti. L'allora tredicenne, si è dichiarato colpevole negli ultimi giorni ed è responsabile per il furto di un terabyte di dati.

Il tutto è avvenuto tra giugno 2015 e novembre 2016, quando sfruttando una rete privata virtuale utilizzata dal personale Apple autorizzato, ero riuscito ad entrare nei sistemi due volte, con l'ultimo tentativo andato a buon fine risalente ad Aprile 2017.

Le autorità hanno trovato 1 terabyte di dati sensibili nei laptop e hard disk del MacBook del ragazzo, in una cartella denominata "Hacky Hack Hack Methods Exclude" che però fortunatamente non è stata pubblicata su alcun sito web.

Le motivazioni però non erano da ricercare in una sorta di ritorsione nei confronti della società di Cupertino, e davanti al giudice ha espressamente affermato che l'ha fatto in quanto sperava di ottenere un contratto di lavoro con Apple in quanto aveva sentito che la compagnia di Tim Cook di recente aveva assunto un hacker europeo responsabile delle stesse azioni. "Non sapeva che questo avrebbe portato a qualcosa di diverso rispetto ad un posto di lavoro" ha affermato l'avvocato ai microfoni di ABC, a cui ha svelato che il suo assistito intende studiare sicurezza informatica e criminologia.

Il magistrato che ha giudicato il caso l'ha rilasciato su cauzione da 500 Dollari, con obbligo di nuova condotta per nove mesi. Il complice del ragazzo è stato condannato lo scorso settembre, ma essendo maggiorenne per lui la pena è più salata.

Apple non ha risposto ad una richiesta di commento, ed ha sottolineato che il focus principale resta la sicurezza degli utenti.