Dopo più di trent'anni ricercatori scoprono un segreto legato al misterioso pianeta Urano
Il 24 gennaio 1986, l'incredibile sonda Voyager 2, che resterà sola a 17 miliardi dal nostro pianeta per un anno, si incontrava con il settimo pianeta del nostro Sistema Solare, il misteriosissimo Urano. Il veicolo spaziale si avvicinò a 81.433 chilometri dal gelido mondo, effettuando l'unica misura mai condotta fin'ora.
Voyager 2 scoprì due anelli, 11 nuove lune e temperature inferiori a meno di 214 gradi Celsius. Insomma, un successo. Ma non è tutto. Dopo più di tre decenni, gli scienziati hanno scoperto un altro segreto. Il veicolo della NASA, infatti, potrebbe essere volato attraverso un plasmoide, una gigantesca bolla magnetica che potrebbe aver rimosso l'atmosfera di Urano nello spazio.
Le atmosfere di tutti i pianeti del nostro sistema si perdono nello spazio, pure quella del nostro pianeta. Gli effetti sono minuscoli sulle scale temporali umane ma, se lasciati abbastanza a lungo, la fuga atmosferica può sostanzialmente alterare il destino di un pianeta, come ad esempio Marte. "Marte era un pianeta umido con un'atmosfera densa", afferma Gina DiBraccio, presso il Goddard Space Flight Center della NASA. Dopo 4 miliardi di anni di perdite nello spazio, il Pianeta Rosso è diventato il luogo arido che vediamo oggi.
Gli scienziati ritengono che i campi magnetici possano proteggere un pianeta, respingendo le esplosioni che colpiscono l'atmosfera dal vento solare (il principale responsabile di queste fughe); ma possono anche accrescere il fenomeno.
Il volo di Voyager 2 rivelò lo stranissimo campo magnetico di Urano. A differenza degli altri pianeti, il gigante di ghiaccio gira quasi perfettamente da un lato. I campi magnetici planetari solitamente sono allineati con l'asse di rotazione del loro mondo, ma quello di Urano è inclinato di circa 60 gradi rispetto all'asse planetario. Confrontando i risultati con i plasmoidi osservati nelle magnetosfere di Giove, Saturno e Mercurio, i ricercatori hanno scoperto che il plasmoide di Urano ha una forma cilindrica, lungo almeno 204.000 chilometri e largo fino a circa 400.000.
Plasmoidi del genere sono capaci di sottrarre ioni dall'atmosfera di un pianeta, cambiandone anche la loro composizione. Tuttavia, secondo gli addetti ai lavori, ci devono essere delle forze interne ad Urano che potenziano questo fenomeno.
FONTE: phys.org
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