Tripadvisor: rimosse un milione di recensioni false. Lanciata la sfida a Google e Facebook

Tripadvisor: rimosse un milione di recensioni false. Lanciata la sfida a Google e Facebook
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Tripadvisor ha annunciato che nel corso del 2018 ha rimosso dalla piattaforma oltre un milione di recensioni fasulle, a fronte di 66 milioni di nuove review accolte sul sito da parte dei viaggiatori che quotidianamente si affidano all'applicazione per scegliere hotel e ristoranti in cui fermarsi.

Il passo di Tripadvisor, che sta effettuando una pulizia importante al fine di scoraggiare fenomeni messi in campo dai negozianti per acquisire popolarità, è importante. Nel rapporto il gruppo afferma che ogni recensione inviata è stata "analizzata usando una tecnologia avanzata di individuazione frodi": 2,7 milioni di recensioni sono state oggetto di ulteriori valutazioni e revisioni umane, da parte di un team di moderatori di contenuti.

Complessivamente, nel 2018 gli utenti hanno pubblicato 155 milioni di contenuti, mentre il totale dei giudizi attualmente presenti sul sito sono 760 milioni. Sorprendentemente, la maggioranza degli utenti attivi (53%) sono europei, seguiti dai nordamericani (23%), asiatici (15%), sudamericani (5%) e mediorientali ed africani (4%).

Dei 66 milioni di nuove recensioni inviate nel 2018, il 4,7% è stato respinto o rimosso. Le ragioni che hanno portato a decisioni di questo tipo sono tante: si parte dalla violazione delle linee guida a frodi organizzate. Sorprendentemente, fenomeni di falsificazione sono diminuiti e rappresentano solo il 2,1% delle nuove review, pari a circa un milione. Il 91% di queste sono "positive condizionate", il 6% "negative condizionate" ed il 3% a pagamento.

Il rapporto smentisce anche il falso mito secondo cui gli utenti pubblicherebbero recensioni solo quando insoddisfatti o incattiviti: il punteggio medio attribuito nel 2018 è di 4,22 punti, infatti.

Tripadvisor però non è intenzionata a fermarsi, ed il senior director della divisione sicurezza, Becky Foley ha lanciato la sfida anche ai concorrenti, rappresentati da Google e Facebook, affinché scendano in campo per contrastare il fenomeno delle fake review.

Lo scorso anno il tribunale di Lecce aveva stabilito che scrivere recensioni false è un reato.