
Trovata una possibile origine per il famoso segnale "Wow!"
All'inizio di quest'anno, un astronomo intento nell'analizzare migliaia di stelle intorno all'area di provenienza del famoso segnale "Wow!" ha trovato una stella simile al nostro Sole che potrebbe spiegarne l'origine.
Nell'Agosto del 1977, il radio telescopio Big Ear dell'Università dell'Ohio, captò un radio segnale a banda stretta. L'astronomo Jerry Ehman notò la sequenza del segnale, che durò per 72 secondi. Ai margini della stampa della sequenza scrisse la parola "Wow!" ed è così che venne fuori il nome misterioso segnale che ancora oggi, dopo 43 anni, continua ad interessare gli appassionati.
Finora non siamo stati in grado di dare una spiegazione al segnale e ciò ha contribuito ad alimentare le speculazioni riguardo ad una possibile origine aliena. Dopotutto, anche i ricercatori reputavano si trattasse di un buon candidato per la vita aliena. La specifica frequenza del segnale è infatti caratterizzata da un'assenza di rumore di fondo, rendendola perfetta per comunicazioni extraterrestri.
"Il segnale 'Wow!' è molto probabilmente di origine extraterrestre, ma non possiamo affermarlo con certezza fin quando il segnale non ritornerà per ulteriori studi." Scrisse il direttore dell'osservatorio John Kraus, in una lettera a Carl Sagan nel 1994.
In uno studio pubblicato recentemente dall'astronomo Alberto Caballero, sono state esaminate numerose stelle nella regione di provenienza del segnale che potrebbero assomigliare al nostro Sole. Le stelle in questione sono le più probabili nell'avere esopianeti orbitanti intorno a loro.
Il candidato più ideale trovato dall'astronomo si tratta di una stella con una temperatura estremamente simile al Sole. Il SETI, che di recente ha sviluppato un protocollo per un contatto alieno ufficiale, ha deciso di puntare ben due dei suoi telescopi verso questa stella, senza però trovare dati promettenti.
"Dopo un'ispezione dei nostri candidati, non abbiamo trovato traccia del segnale Wow!" ha affermato il team responsabile dell'osservazione. Rimangono tuttavia numerose fonti che possiedono i giusti criteri per ospitare zone abitabili nel loro sistema, e gli astronomi sono interessati a continuare le osservazioni utilizzando i due telescopi, nella speranza di trovare l'origine del segnale.
Rimanendo in tema, gli scienziati hanno anche individuato il segnale nello spazio più lungo fino ad ora.
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