Trovate le più antiche testimonianze degli esseri umani moderni in Europa

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L'aspetto e la diffusione degli umani moderni in Europa è difficile da ricostruire per i ricercatori, a causa della scarsità di resti sufficientemente antichi che sono stati identificati nella documentazione fossile. Tuttavia, in un'antica grotta della Bulgaria sono state trovate le più antiche ossa dell'Homo sapiens in Europa.

La grotta dov'è stata effettuata la scoperta si chiama Bacho Kiro e si trova nella Bulgaria centrale, ai piedi dei Monti Balcani. I lavori di scavo nel sito sono iniziati nel 2015, rivelando uno strato di sedimenti contenente quelli che sembrano essere i resti umani più antichi dei nostri antenati mai identificati nel vecchio continente.

Identificare i resti non è stato per niente facile: è stata utilizzata una tecnica di spettrometria di massa chiamata ZooMS, per trovare sequenze proteiche corrispondenti all'H. sapiens da centinaia di frammenti di ossa e denti non identificati, successivamente è stata utilizzata una combinazione di metodi che incorporano sia la datazione al radiocarbonio sia il sequenziamento del DNA mitocondriale per stimare l'età dei fossili.

Questi antichi umani probabilmente occuparono la caverna da circa 45.820 a 43.650 anni fa. "Pertanto, per quanto ne sappiamo, queste ossa rappresentano i più antichi ominidi del Paleolitico superiore europeo finora recuperati", spiegano gli autori in uno dei due nuovi articoli che descrivono i reperti. Oltre ai resti umani, i ricercatori hanno riportato alla luce una vasta gamma di strumenti in pietra, insieme a manufatti ossei di 23 diverse specie animali, tra cui pezzi sagomati come pendenti fatti dai denti degli orsi delle caverne.

Inoltre, l'Homo Sapiens sembra essere arrivato in Europa 2.000 anni prima di quanto precedentemente ipotizzato.