Trovati in Tanzania i discendenti dei teschi trafugati dalla Germania coloniale

Trovati in Tanzania i discendenti dei teschi trafugati dalla Germania coloniale
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Un piccolo miracolo” è in questo modo che l’autorità museale di Berlino ha virgolettato la scoperta del collegamento genetico tra le teste trafugate e portate in Germania, in epoca coloniale, e alcune persone della Tanzania.

Il Museo di Preistoria e Storia Antica di Berlino sta analizzando 1.100 teschi provenienti dall’Africa Orientale Tedesca, con l’obiettivo di riconsegnare le spoglie ai paesi di origine. Questa è la prima volta, nel progetto, che l’esame del DNA riesce a identificare un’effettiva generazione tra coloro a cui appartenevano le ossa e i parenti viventi in Tanzania. Tra questi vi è il discendente diretto di Akida, un consigliere di alto rango del capo del popolo Chagga, il famoso Mangi Meli.

I teschi provengono da una collezione di circa 7.700 esemplari acquisiti dall’ospedale universitario della Charité di Berlino, nel 2012. Molti di questi appartenevano all’antropologo e medico Felix von Luschan, durante gli ultimi anni del dominio coloniale tedesco.

Negli ultimi anni, la Germania ha iniziato gradualmente a parlare dei crimini commessi durante il suo periodo coloniale; infatti, nel 2021 ha riconosciuto ufficialmente di aver commesso un genocidio in Namibia e ha promesso un miliardo di euro come sostegno finanziario ai discendenti delle vittime.

Inoltre, la Germania ha iniziato a restituire anche artefatti culturali saccheggiati sempre durante la sua occupazione del territorio africano, tra cui alcune antiche sculture saccheggiate dal Regno di Benin.