Un trucco per la memoria, utilizzato da Sherlock Holmes, funziona davvero

Un trucco per la memoria, utilizzato da Sherlock Holmes, funziona davvero
di

Uno dei più popolari personaggi letterari della storia è senza dubbio Sherlock Holmes, scritto da Sir Arthur Conan Doyle. Il detective risolve i suoi casi grazie anche alla sua ottima memoria, poiché è capace di ricordare ogni minimo dettaglio che vede. Memoria fotografica? No, una tecnica (reale) chiamata "Palazzo della memoria".

Questa tecnica non è stata inventata dall'investigatore di Baker Street, ma risale all'antica Grecia. Il funzionamento è semplice: per ricordare una frase o una parola, quest'ultima viene collocata all'interno di una "stanza mentale" - di un luogo familiare come casa vostra - e, per rimembrare il tutto, non basterà far altro che "ripercorrere" i passi fatti per arrivare in quella determinata stanza.

In questo modo i "super campioni della memoria" riescono a ricordare elenchi di parole, serie di cifre e interi mazzi di carte (ci sono perfino delle competizioni per dimostrare queste capacità). Per valutare l'efficienza di questo metodo, un team di scienziati ha reclutato 17 "atleti della memoria", che sono stati classificati tra i primi 50 al mondo nelle gare di memoria, e altri 16 che hanno eguagliato gli atleti in caratteristiche come età e intelligenza.

Qui i ricercatori hanno effettuato diverse Risonanze Magnetiche Funzionali mentre chiedevano loro di studiare parole casuali su un elenco. Nella seconda parte dello studio, sono stati arruolati 50 partecipanti che in precedenza non avevano nessuna esperienza nel ricordarsi le cose e ne sono stati addestrati 17 per sei settimane utilizzando il palazzo della memoria; altri 17 sono stati addestrati con una tecnica diversa (chiamata Working memory training); mentre il resto non ha ricevuto alcuna istruzione.

Gli addetti ai lavori hanno chiesto ai partecipanti di ricordare delle parole 20 minuti e 24 ore dopo essere stati sottoposti a risonanze magnetiche. Quattro mesi dopo, i ricercatori hanno riesaminato la capacità dei partecipanti di memorizzare e ricordare le parole. Come previsto, i partecipanti che hanno utilizzato la tecnica del "Palazzo della memoria" hanno dimostrato di aver immagazzinato i ricordi i modo più efficace rispetto agli altri.

Per farvi capire, coloro che hanno utilizzato il palazzo della memoria dopo 20 minuti ricordavano circa 62 parole della lista, coloro che hanno utilizzato l'altra tecnica 41, mentre coloro che non hanno imparato nessuna tecnica solo 36. Dopo 24 ore la situazione era pressoché la stessa: 56 parole, contro 30 e 21 nei gruppi di controllo, rispettivamente. Dopo 4 mesi, invece? Coloro addestrati con la tecnica del palazzo ricordavano 50 parole, contro 30 e 27.

I risultati sono stati pubblicati il 3 marzo sulla rivista Science Advances. Elementare Watson!