TSMC e Sony apriranno una fabbrica per contrastare la crisi dei chip: sarà sufficiente?

TSMC e Sony apriranno una fabbrica per contrastare la crisi dei chip: sarà sufficiente?
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Esattamente un mese fa parlavamo di una possibile alleanza produttiva tra Sony e TSMC per far fronte alla crisi dei semiconduttori. A quanto parte, il rumor dello scorso mese era corretto, perché Nikkei riporta che i due colossi informatici stanno costruendo insieme una fabbrica di semiconduttori a Kumamoto, in Giappone.

La notizia è piuttosto importante, poiché sia TSMC che Sony sono tra i maggiori produttori di chip e di dispositivi elettronici al mondo, e il loro impegno nell'aumento della produzione di componenti potrebbe segnare una inversione di tendenza nella crisi dei semiconduttori, dando fiato al mercato e aumentando la disponibilità di chip per le altre aziende.

L'accordo tra le due aziende prevede che TSMC crei una filiale giapponese chiamata Japan Advanced Semiconductor Manufacturing, di cui Sony diventerà azionista di minoranza con ben 500 milioni di Dollari di azioni. La fabbrica, comunque, non produrrà né i chip a 5 nm né le più recenti tecnologie TSMC a 3 nm, ma inizierà a lavorare producendo chip a 22 nm e a 28 nm. Si tratta di chip piuttosto antiquati, ma che vengono ancora utilizzati in molti settori, specie laddove i costi bassi e l'affidabilità delle componenti sono più importanti della loro pura potenza, come nell'automotive e nell'hardware per le industrie.

L'impatto della nuova fabbrica sul mercato, ovviamente, non sarà immediato: Sony e TSMC inizieranno la costruzione della fabbrica nel 2022, e l'inizio della produzione non arriverà prima della fine del 2024. Tuttavia, se la crisi dei semiconduttori dovesse protrarsi ancora per qualche anno, la filiale giapponese di TSMC potrebbe svolgere un ruolo centrale nel mercato dei chip.