TSMC vuole risolvere la carenza con un investimento miliardario in nuovi stabilimenti

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Dopo aver esaminato l'attuale situazione del mercato e aver valutato le principali cause che hanno portato allo shortage globale, apprendiamo dell'iniziativa di TSMC, uno dei giganti del mondo dei semiconduttori e dei suoi piani per risolvere la crisi.

Avevamo già appreso della volontà dell'Unione Europea di promuovere questo processo di espansione nel Vecchio Continente tramite la formazione della European Microelectronics Alliance e sembra che il colosso di Taiwan abbia già pianificato un investimento di 100 miliardi di dollari per la costruzione di nuovi stabilimenti di produzione a Taiwan, negli Stati Uniti e in Europa.

Anche oltreoceano le intenzioni governative sono quelle di incentivare gli investimenti per la soluzione della crisi, come affermato dal portavoce della Casa Bianca.

Benché si tratti di impegni concreti però si tratta solo di un inizio, poiché la risoluzione richiederà una profonda collaborazione anche con gli altri colossi dell'industria, oltre ai governi locali.

Il CEO di TSMC, C. C. Wei, ha già comunicato le intenzioni aziendali di avventurarsi in questo enorme investimento spalmato nell'arco di tre anni per la risoluzione della crisi ma, per far fronte agli ingenti costi di questo progetto, ha chiesto alle aziende partner di collaborare economicamente.

Per questo motivo, a partire da dicembre 2021 e per tutto il 2022, TSMC sospenderà le tariffe agevolate per rendere il progetto più sostenibile.

Oltre all'espansione infrastrutturale, il colosso taiwanese ha già avviato l'integrazione di migliaia di nuove unità di personale per aumentare l'efficienza delle attuali linee di produzione.