Twitter: bloccato l'accesso ai dati di utilizzo per le agenzie governative statunitensi

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Più volte il governo degli Stati Uniti si è scontrato con con l'avanzare della tecnologia. Notizia odierna è quella che riguarda il blocco da parte di Twitter, al tool "Dataminr" per tutte le agenzie di Intelligence made in USA. Lo strumento analizza ogni "cinguettio" pubblico ricavandone informazioni che poi rivende.

L'algoritmo esamina milioni di Tweet ogni giorno ed estrapola poi informazioni riguardo le fonti, la geo-localizzazione, marketing ed altri dati che vengono comprate da agenzie di stampa, broker finanziari ed altri tipi di aziende.
Le informazioni reperite da Dataminr (di cui Twitter possiede il 5% di quote) non potranno quindi, secondo quanto riporta il WSJ, essere utilizzate dalle agenzie di Intelligence. Responsabili della piattaforma hanno poi specificato "di non avere mai autorizzato nessuno a vendere dati a nessun organo governativo con il fine di vigilanza".
La decisione presa dal social network di micro-blogging, segue quella di altri grandi colossi della tecnologia che, secondo quanto affermato da loro, scongiurerebbero una deriva preoccupante per la privacy degli utenti.
Contrario a questa decisione è tutto il mondo dell'Intelligence sempre più legato al mondo dei social media per combattere il terrorismo. L'ex direttore dell'NSA, John C. Inglis ha dichiarato che "l'atteggiamento di Twitter è ipocrita e che vendere le informazioni solo ai privati è segno di una non adeguata cooperazione con il governo".