Twitter bloccato in Turchia: la scelta del Governo per frenare le proteste sul terremoto?

Twitter bloccato in Turchia: la scelta del Governo per frenare le proteste sul terremoto?
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Come riportato da varie testate internazionali, tra il pomeriggio di mercoledì 8 e le prime ore di giovedì 9 Febbraio 2023, Twitter è risultato inaccessibile in Turchia su richiesta del Governo.

La decisione secondo molti sarebbe stata presa dal presidente Recep Tayyip Erdogan per frenare il moltiplicarsi di proteste che stavano affollando il social network di Elon Musk a causa di quella che a detta di molti sarebbe stata una risposta lenta e disorganizzata al devastante terremoto di 7,9 gradi che ha colpito Turchia e Siria. .

Il vicepresidente Fuat Oktay ha ovviamente allontanato tale ipotesi, ed ha attribuito l’impossibilità ad accedere a Twitter ad alcuni “problemi tecnici”, una tesi che è stata allontanata immediatamente da esperti ed osservatori. Netblocks a riguardo ha affermato che il blocco è stato imposto dal Governo attraverso un software installato dai provider.

In un thread pubblicato su Twitter, NetBlock osserva che il blocco è stato attuato attraverso l’SNI Filtering, un metodo che può essere facilmente aggirato utilizzando le VPN.

Nelle ore successive al terremoto, la Turchia ha anche rifiutato l’offerta di Elon Musk di attivare Starlink in quanto, secondo la versione del Governo, ci sarebbero abbastanza stazioni a batteria in grado di funzionare anche in assenza di elettricità.