Twitter, il caos delle spunte blu si fa politico: Senato USA chiede spiegazioni a Musk
Continua a tenere banco la questione delle spunte blu e grigie di Twitter: dopo l'arrivo di Elon Musk come CEO dell'azienda, infatti, la politica del social network sui profili verificati è profondamente cambiata, generando sia un gran numero di critiche che svariate truffe e furti di identità di figure famose sulla piattaforma.
La vicenda, che segna un burrascoso inizio per la direzione Musk dell'azienda, sembra essere giunta ad un punto morto nelle scorse ore, quando Twitter ha sospeso le spunte blu per gli iscritti al programma a pagamento Blue, lasciandole invece attive per i profili effettivamente verificati, sia che essi abbiano comprato un abbonamento Blue o meno.
Via anche le spunte grigie, inoltre, mentre la fatturazione degli abbonamenti Blue è in stop per qualche giorno, almeno finché il social non capirà come gestire il problema dei profili "verificati". Una grossa perdita economica per il social network, specie dopo che la fuga di inserzionisti da Twitter ha imposto a Elon Musk di affidarsi proprio alle sottoscrizioni a pagamento per tenere a galla la sua nuova compagnia.
Ai problemi economici sembrano ora sommarsi anche quelli politici, dal momento che il Senatore democratico Ed Markey, con una lunghissima storia al Congresso (in cui siede quasi senza interruzioni dal lontano 1976), ha richiesto un chiarimento formale di Elon Musk sul caos degli ultimi giorni di Twitter, focalizzandosi proprio sulla questione delle spunte blu e dei profili verificati.
Come spiega un comunicato del sito web di Markey, il Senatore ha scritto a Musk dopo che un reporter del Washington Post ha "testato" l'abbonamento Blue per creare un profilo fake a suo nome, sfruttando il fatto che egli non avesse una presenza precedente sulla piattaforma e ottenendo la tanto criticata spunta blu di "verifica" dell'account.
Per questo, Markey ha chiesto a Elon Musk di spiegare i processi di verifica di Twitter, comparando quello implementato dalla sua direzione con quello usato in precedenza. Inoltre, ha anche domandato informazioni su come il social network intenda gestire d'ora in poi la questione della verifica dei profili, nonché come pensi di prevenire la proliferazione degli account fake. Musk avrà fino al 25 novembre per rispondere alla lettera: se una risposta non dovesse arrivare, è possibile che la questione venga discussa tra i banchi del Congresso.
FONTE: Engadget
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