Twitter, Elon Musk critica i dirigenti: "ingannano il pubblico con una cospirazione"

Twitter, Elon Musk critica i dirigenti: 'ingannano il pubblico con una cospirazione'
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Dopo avervi riassunto le novità del processo tra Elon Musk e Twitter della scorsa settimana, arriva oggi un'altra dichiarazione "forte" del team di legali del CEO di Tesla. Addirittura, quest'ultimo avrebbe parlato di una "cospirazione tra i dirigenti di Twitter" per ingannare il pubblico.

Le dichiarazioni di Musk vanno nella direzione di terminare l'accordo con Twitter senza pagare alcuna penale, basandosi su due fattori diversi: il primo è la poca chiarezza di Twitter sul numero di bot attivi sulla piattaforma; il secondo sono invece le recenti indiscrezioni del whistleblower Peiter Zatko, che hanno messo l'azienda fondata da Jack Dorsey nei guai anche con le autorità di Washington.

In una nuova dichiarazione rilasciata dagli avvocati di Musk, in particolare, viene spiegato "in breve, Musk e le altre parti collegate all'accordo, insieme a tutti gli altri investitori di Twitter, hanno sempre visto una compagnia diversa dalla Twitter che esiste realmente, una che ha più valore, più popolarità, più sicurezza e che riesce ad adeguarsi più facilmente alle leggi vigenti". La colpa di questa discrasia tra la "vera" Twitter e l'immagine che essa dà di sé sarebbero ovviamente gli executive dell'azienda.

La dichiarazione si basa sia sulle testimonianze di Zatko che sulle ultime analisi sul numero dei bot della piattaforma: in particolare, secondo i legali di Elon Musk il tentativo di Twitter di mostrare un numero di bot pari al 5% degli utenti della piattaforma sarebbe "solo una parte di più ampia cospirazione tra i manager di Twitter per ingannare il pubblico, i suoi investitori e il governo riguardo alle disfunzioni che stanno al cuore della compagnia".

Insomma, la documentazione depositata dai legali del CEO di Tesla alla Court of Chancery del Delaware sembra collegare le indiscrezioni di Zatko ai problemi con i bot per dare una visione più organica dei guai di Twitter, spiegando che essi sarebbero stati causati in larga parte da un management inadatto o incapace. Resta solo da capire se ciò basterà al miliardario sudafricano per ritirarsi dall'affare con il social network.