Twitter, situazione più rosea del previsto: le nuove iscrizioni sono ai massimi storici

Twitter, situazione più rosea del previsto: le nuove iscrizioni sono ai massimi storici
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Mentre Twitter affronta i primi problemi legali dovuti ai licenziamenti in massa di Elon Musk, sembra essere finalmente arrivata una buona notizia per la nuova gestione del social network. Stando a quanto riporta lo stesso Musk, infatti, le nuove iscrizioni a Twitter sarebbero ai massimi storici da quando il nuovo CEO si è insediato.

Nelle scorse ore, infatti, Elon Musk ha condiviso una serie di slide su Twitter relative all'andamento del social. Tra i dati più interessanti, abbiamo che, alla data del 16 novembre, Twitter aveva due milioni di utenti in più, su base giornaliera, rispetto al periodo precedente l'acquisizione della compagnia da parte del CEO di Tesla. Nel periodo tra metà ottobre e metà novembre 2022, inoltre, il numero di nuove iscrizioni sembra essere stato del 66% superiore rispetto a quello dello stesso lasso di tempo nel 2021.

Anche il numero di utenti attivi in contemporanea su Twitter ha raggiunto una cifra record, con un totale di 8 miliardi di minuti di attività sul social su base giornaliera raggiunto il 15 novembre 2022: il dato è del 30% superiore al 15 novembre 2021, sottolineando una sorta di "effetto Musk" nel trascinamento dei nuovi utenti dentro il social.

Infine, i dati sembrano mostrare che la circolazione dell'hate speech è diminuita nonostante (o grazie a?) le nuove misure per la moderazione dei contenuti di Twitter, che sembrano essere diventate molto meno stringenti rispetto al passato. Non è tuttavia chiaro come i dati sui tweet di odio siano stati calcolati, mentre sembra che essi prendano in considerazione solo i post sulla piattaforma in lingua inglese.

Per il momento, invece, Elon Musk non ha parlato della situazione finanziaria di Twitter: nelle scorse settimane era infatti emerso che Twitter sarebbe vicino alla bancarotta a causa delle perdite causate dal fuggi-fuggi di utenti e inserzionisti. I dati condivisi da Musk, però, sembrano dipingere un quadro ben diverso, almeno lato utenza: che i numeri riescano a convincere nuovi advertisers a farsi avanti?