Uber pronta alla quotazione in borsa già dal 2019? Lo dice il nuovo CEO

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Il nuovo amministratore delegato di Uber, Dara Khosrowshahi, direttamente dal palco della conferenza organizzata dal New York Times, ha rivelato che l’obiettivo che si è posta la sua compagnia per un eventuale quotazione in borsa è il 2019.

I piani facevano già parte della precedente classe dirigente, che aveva più volte lasciato presagire un’IPO nel giro di 18-36 mesi, ma il nuovo CEO è stato quanto mai chiaro da questo fronte ed ha specificato quello che è l’obiettivo prefissato dalla compagnia.

Parlando dell’IPO, il CEO ha notato che un eventuale debutto in borsa non è da intendersi come positivo al cento per cento, in quanto “Uber ha tutti i vantaggi del mondo a continuare ad essere una società privata, dal momento che diventando pubblica i riflettori potrebbero essere su di noi, il che potrebbe portarci solo svantaggi, in termini pratici”. Questa dichiarazione segna un netto cambio di strategia, anche dialettica, rispetto a Kalanick, secondo cui la compagnia aveva la necessità di debuttare in borsa.

Khosrowshahi ha anche sottolineato che l’eventuale quotazione non influirà sull’affare SoftBank.