
L'Ucraina chiede all'ICANN di spegnere i server DNS e revocare i domini russi
L'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), ovvero l'ente di gestione internazionale della rete Internet, è stato chiamato in causa dall'Ucraina. Qual è la richiesta? Spegnere i server DNS e revocare i domini russi, in modo da cercare di mettere un freno alla propaganda e alla disinformazione della Russia.
Stando anche a quanto riportato da ArsTechnica, è stato il vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov a inviare una lettera all'ICANN, chiedendo espressamente di revocare, permanentemente o temporaneamente, i principali domani russi, da ".ru" a ".su". Inoltre, si richiede all'ente di collaborare nel revocare i certificati SSL legati ai succitati domini, nonché di spegnere i root server DNS collocati in territorio russo, più precisamente in quel di San Pietroburgo e Mosca.
La richiesta di Fedorov arriva dopo giornate intense, in cui il vice primo ministro ucraino sta cercando di convincere i giganti del mondo tech a schierarsi dalla parte dell'Ucraina, andando a infliggere sanzioni di vario tipo contro la Russia. In questo contesto, Apple ha già preso posizione a favore dell'Ucraina, così come Elon Musk ha inviato parabole Starlink per l'Internet satellitare. Insomma, il mondo tech sta rispondendo alla situazione, mostrando sostegno all'Ucraina.
Tra l'altro, Fedorov si è rivolto anche a molte altre aziende, chiedendo ad esempio a Sony e Microsoft di bloccare i servizi legati a PlayStation e Xbox in Russia. Presto potrebbero dunque arrivare ulteriori sanzioni, anche se non è chiaro in che modo risponderà l'ICANN. In parole povere, gli esperti stanno valutando il da farsi, ma la questione è tutt'altro che semplice, in quanto ci sono già un buon numero di voci contrarie.
La situazione è molto intricata, dato che una scelta di questo tipo potrebbe portare anche a questioni spiacevoli, ad esempio impedendo agli utenti russi di informarsi in merito a ciò che sta accadendo e facendo dunque risultare questi ultimi maggiormente suscettibili alla disinformazione (essenzialmente, alcuni esperti pensano che una mossa di questo tipo potrebbe portare all'esatto opposto di quanto vorrebbe invece ottenere Fedorov).
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