Ucraina, Cloudflare mostra il traffico internet nelle zone di guerra

Ucraina, Cloudflare mostra il traffico internet nelle zone di guerra
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Con l'apertura delle ostilità e la conseguente invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, si è andato a delineare un quadro inedito. La guerra, infatti, corre anche sull'etere e l'inestimabile contributo di Elon Musk con l'attivazione di Starlink in Ucraina ne è solo la conferma.

In questo frangente, abbiamo anche la possibilità di scoprire quali sono state le abitudini del popolo ucraino in zona di conflitto, oltre a scoprire quali e quanti sono stati gli attacchi perpetrati nei confronti della rete da parte dell'offensiva russa.

I dati, offerti da Cloudflare, tracciano il quadro della guerra sul web, a partire dal traffico dati, drasticamente calato ma in netta ripresa in generale; una situazione piuttosto scontata, dal momento che le comunicazioni, soprattutto crittografate, sono vitali sia per il coordinamento della difesa che per i contatti tra i civili in fuga o in allarme.

Inoltre, è particolarmente evidente anche la situazione in termini di attacchi informatici nei confronti della rete del Paese. Attenzione però: come spiega anche Cloudflare, non si tratta degli attacchi perpetrati verso i domini .ua, bensì di quelli originati direttamente dal network del paese quindi probabilmente corrispondenti proprio alle attività di sabotaggio da parte dell'esercito russo. Visibili anche l'attacco DDoS condotto il 23 febbraio 2022 tra le ore 15:00 e le 15:30.

Clamoroso il picco nell'utilizzo dell'applicazione Signal, dopo l'appello della stessa piattaforma di messaggistica, che ha ricordato alla popolazione ucraina come altre alternative potrebbero non essere del tutto sicure, in contrapposizione alla crittografia end-to-end garantita dalla stessa Signal.

Infine, è piuttosto eloquente la situazione di Mariupol, città martoriata da giorni di costanti bombardamenti e da un vero e proprio assedio su più fronti. Drammatico il visibile, costante e graduale calo nel traffico da parte della popolazione che, si spera, potrà essere definitivamente evacuata grazie al cessate il fuoco accordato nella mattinata del 5 marzo 2022 tra le due parti.

Nel frattempo, ricordiamo che la Russia ha bloccato tanti servizi incluso Facebook, in seguito all'approvazione della nuova legge contro le "fake news".

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