UE, via al decennio digitale: focus su produzione di microchip, 5G e connettività gigabit

UE, via al decennio digitale: focus su produzione di microchip, 5G e connettività gigabit
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L'Unione Europea ha annunciato ieri il piano Digital Compass, che ha delineato alcune strategie attraverso cui le autorità del Vecchio Continente mirano a rafforzare la "sovranità digitale". Tra gli elementi maggiormente interessanti del piano, che ha come arco temporale il 2030, c'è la volontà di raddoppiare la produzione di chip.

L'UE, infatti, mira a raggiungere una quota di mercato globale del 20% nel comparto dei chip, ma non è tutto, perchè vuole anche che tutte le famiglie abbiano accesso al 5G ed alla connettività internet gigabit.

La Bussola Digitale per il 2030 si basa su quattro punti cardine fondamentali:

  • Competenze digitali: l'Unione Europea vuole fare in modo che entro il 2030 almeno l'80% della popolazione abbia competenze digitali di base, e prevede di impiegare 20 milioni di specialisti nel settore delle tecnologie del'informazione e comunicazione, con un particolare focus sull'aumento dell'occupazione femminile:
  • Infrastrutture sostenibili: come detto poco sopra, il grande obiettivo è fare in modo che entro l'inizio del prossimo decennio tutte le famiglie dell'UE abbiano accesso alla connettività Gigabit e che tutte le zone abitate siano coperte dal 5G (qui trovate i dati relativi alla copertura in Italia). Inoltre, sempre legato a questo aspetto è la produzione di semiconduttori in Europa, che dovrebbe rappresentare il 20% di quella mondiale;
  • Trasformazione digitale delle imprese: secondo l'UE, entro il 2030 tre imprese su quattro dovrebbero utilizzare servizi di cloud computing, big data ed IA, mentre oltre il 90% delle PMI dovrebbe raggiungere un livello base di intensità digitale;
  • Servizi pubblici: particolarmente interessante è l'aspetto relativo alla digitalizzazione dei servizi pubblici. Entro il 2030 tutti i cittadini dovranno avere accesso alla propria cartella clinica elettronica e l'80% dovrà usare l'identificazione digitale.

Proprio legato a questo aspetto è la recente introduzione dell'obbligo di SPID per accedere ai servizi della PA.