UE, a rischio i wallet di criptovalute: approvate norme stringenti

UE, a rischio i wallet di criptovalute: approvate norme stringenti
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A breve distanza dalla brutta notizia relativa ad Axie Infinity, gli appassionati del mondo delle criptovalute stanno ora discutendo di un'altra questione non di poco conto, che potrebbe mettere a rischio i wallet di criptovalute.

Infatti, nella serata del 31 marzo 2022 è stato pubblicato sul portale ufficiale del Parlamento europeo il risultato delle votazioni relative al nuovo pacchetto di norme antiriciclaggio relativo al mondo crypto (si tratta di una regolamentazione AML che dovrà poi essere inclusa nella revisione del Transfer of Funds Regulation). Ebbene, ci sono stati 93 voti favorevoli, 14 contrari e 14 astensioni. In parole povere, si è deciso di regolamentare le criptovalute, in modo da cercare di contrastare i fenomeni del finanziamento al terrorismo e del riciclaggio di denaro.

L'UE vuole infatti che le criptovalute siano tracciabili come gli altri metodi di trasferimento del denaro. Stando a quanto stabilito dal Parlamento europeo, si va verso uno scenario in cui le transazioni legate al mondo crypto dovranno includere informazioni relative a fonte e beneficiario. Queste ultime dovranno inoltre essere messe a disposizione delle autorità competenti.

La questione che più sta facendo discutere è quella relativa ai wallet non ospitati (ergo quelli legati a utenti privati), che rientrano nelle nuove norme stabilite dall'UE. Essenzialmente, il Parlamento europeo sta chiedendo ai fornitori di servizi crypto di verificare individualmente le transazioni, condividendo le informazioni dei loro clienti.

Insomma, come ben potete immaginare la novità sta facendo discutere gli appassionati di criptovalute, in quanto secondo alcune persone le informazioni richieste potrebbero sia comportare problematiche che metterebbero a rischio i wallet non ospitati che questioni legate alla privacy. L'intento dichiarato dal Parlamento europeo è quello di voler controllare i flussi di denaro, in modo da bloccare le attività illecite: cosa accadrà in futuro? Staremo a vedere.

In ogni caso, il Parlamento europeo afferma che "le regole non si applicherebbero ai trasferimenti da persona a persona effettuati senza un fornitore, come le piattaforme di scambio di Bitcoin, o tra fornitori che agiscono per proprio conto". Per il resto, sono state rimosse le soglie minime e le esenzioni per i trasferimenti di basso importo. C'è inoltre la volontà di far creare all'Autorità bancaria europea (ABE) "un registro pubblico delle imprese e dei servizi coinvolti in criptovalute che potrebbero presentare un rischio elevato di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e altre attività criminali, compreso un elenco non esaustivo di fornitori conformi".

Al netto di questo, è bene specificare che alla votazione del 31 marzo 2022 legata a ECON e LIBE dovranno seguire i negoziati con i Governi dell'UE. La votazione complessiva del Parlamento europeo dovrebbe avvenire ad aprile 2022. Potrebbero dunque esserci cambiamenti nel corso dei prossimi "passaggi".

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