Un nuovo studio rivela che i comuni integratori di vitamine e minerali sono "inutili"

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L'American College of Cardiology ha da poco condotto un nuovo studio, volto a chiarire l'effettiva efficacia degli integratori più comuni. Purtroppo quello che ne emerge è sconfortante: il consumo di questi prodotti non porterebbe alcun beneficio, almeno per quanto riguarda le malattie cardiache, gli infarti, la morte prematura e gli ictus.

Lo studio si è concentrato sugli integratori più in uso presso la popolazione, ovvero quelli di Vitamina D, Vitamina C, Calcio ed i classici multivitaminici: nessuno di questi avrebbe fatto registrare benefici significativi nel trattamento e nella prevenzione delle malattie sopra citate. Inoltre, come era lecito aspettarsi, dai dati risulta che la loro assunzione non comporti alcun rischio per l'organismo.

David Jenkins, il dottore che ha condotto questo studio, afferma che l'equipe è rimasta sorpresa dopo aver riscontrato così pochi benefici derivanti dal consumo di questi integratori, e ribadisce che il loro uso non porta alcun svantaggio o rischio, ma allo stesso tempo nessun vantaggio per la salute.

L'unico valore che ha risentito positivamente della somministrazione degli integratori è stato quello dell'acido folico, conosciuto anche come Vitamina B9, un acido considerato da molti dottori come un valido aiuto nella lotta agli ictus ed alle malattie cardiache.

In futuro, molte diagnosi potrebbero essere affidate alle intelligenze artificiali: crede a questa possibilità anche il Primo Ministro britannico, Theresa May, pronta ad investire diversi milioni di sterline per finanziare lo sviluppo di un'IA capace di diagnosticare i tumori e le malattie croniche.

Un nuovo studio rivela che i comuni integratori di vitamine e minerali sono 'inutili'