Gli Stati Uniti estendono il ban ai sistemi di video sorveglianza cinesi

Gli Stati Uniti estendono il ban ai sistemi di video sorveglianza cinesi
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Con il passare delle ore, emergono nuove indicazioni sulla black list stilata a seguito del ban di Donald Trump imposto nei confronti delle società cinesi. Nella lista infatti non figura solo Huawei, ma anche società con sede in Cina che, però, si rivolgono ad altri settori.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, nella lista delle settanta aziende messe al bando ne sarebbero presenti anche alcune che occupano il mercato dei sistemi di video sorveglianza. Di conseguenza, Hikvision Digital Technology e Dahua Technology sono state estromesse dal mercato nazionale americano.

Il ban di Hikvision Digital Technology rappresenta un duro colpo per il settore, in quanto l'azienda è leader nel segmento dei sistemi di riconoscimento facciale tramite l'uso dell'intelligenza artificiale.

Contrariamente a quanto fatto con Huawei, il Dipartimento di Commercio rivolge alle compagnie l'accusa di aver avallato l'utilizzo delle proprie tecnologie per la repressione di alcune minoranze etniche in Cina.

Hikvision dal suo canto ha lasciato apertamente intendere che, nel caso in cui il ban dovesse essere confermato (ieri è stata annunciata una sospensione di 90 giorni), è pronta a rimediare tramite l'utilizzo di altri fornitori. Nonostante ciò, però, un portavoce ha auspicato una risoluzione "giusta e corretta" della questione.

La compagnia ha anche risposto sulle accuse di repressione avanzate dagli Stati Uniti, ed ha affermato che dallo scorso mese di Ottobre è in corso una collaborazione con gli USA per fare luce sulla vicenda.