Quest'uomo, deceduto durante l'eruzione del Vesuvio, è morto nel modo più terribile

Quest'uomo, deceduto durante l'eruzione del Vesuvio, è morto nel modo più terribile
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A pochi passi dallo splendido mare di Ercolano, a Napoli, un uomo tra i 40 e i 45 anni durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. venne inghiottito dal flusso piroclastico mentre cercava di fuggire. I resti dell'uomo, che portava con sé una scatola con un anello, sono stati scoperti durante alcuni scavi condotti durante il mese di ottobre.

"Gli ultimi suoi momenti sono stati istantanei ma terribili", ha dichiarato all'ANSA Francesco Sirano, direttore del sito. "Era l'una di notte quando il flusso piroclastico prodotto dal vulcano ha raggiunto per la prima volta la città. Questo flusso aveva una temperatura di 300-400 gradi o addirittura, secondo altri studi, di 500-700 gradi".

Le ossa dell'uomo erano macchiate di rosso dal sangue a causa della combustione causata dal flusso. La nuvola oscura di magma, cenere e gas - che si muoveva a una velocità di 100 chilometri all'ora - era così densa da non contenere ossigeno e ha bruciato tutti i vestiti e vaporizzato la carne dell'uomo all'istante. "La sua morte sarebbe stata istantanea", ha dichiarato Pierpaolo Petrone, antropologo e archeologo al Telegraph. Notizie del genere sono sicuramente grandiosi, ma ancora oggi a Pompei si fanno scoperte incredibili.

Una cosa insolita è stata notata dagli esperti: lo scheletro era in faccia in su, mentre la maggior parte dei resti trovati erano con la faccia rivolta verso il pavimento. Ciò potrebbe significare che l'uomo si è girato per osservare il flusso piroclastico che si stava avvicinando senza pietà. I ricercatori si stanno ancora interrogando sull'identità dell'abitante di Ercolano, e credono che fosse un soccorritore o un soldato che aiutava le persone a fuggire in mare (in questo luogo è stato perfino trovato un cervello umano vetrificato).

Questo presunto soccorritore si è girato poco prima di essere inghiottito dalla nuvola nera, osservando il suo "assassino" poco prima di morire. Tutto questo è stato ipotizzato dagli addetti ai lavori soltanto dalla posizione dello scheletro. Inoltre, a giudicare dall'anello che stava trasportando, sappiamo che l'uomo non era sicuramente ricco.