Uomo trascorre 72 ore "intrappolato" con serpenti velenosissimi: ecco perché

Uomo trascorre 72 ore 'intrappolato' con serpenti velenosissimi: ecco perché
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La fobia dei serpenti (chiamata ofidiofobia) è la seconda paura più diffusa al mondo. Sicuramente i motivi sono tanti, soprattutto perché alcuni esemplari possono uccidere un uomo adulto in meno di un'ora. Ovviamente, così come la maggior parte degli animali sulla Terra, anche questi rettili attaccano o per difendersi o per nutrirsi.

Così l'indiano Neelim Kumar Kaire appassionato di queste creature, nel 1986, decise di mostrare a tutti "l'innocenza dei serpenti", che attaccano solamente se provocati. Khaire durante il corso della sua vita ha catturato 25.000 serpenti e ha subito "solo" 6.000 morsi. L'uomo lavorava alla reception di un hotel a cinque stelle a Pune (in India) e si occupava, tra le sue mansioni, di catturare i serpenti che entravano nella struttura alberghiera.

Quando Khaire sentì parlare della storia di Peter Snyemaris, un coraggioso sudafricano che venne rinchiuso per 50 ore con 24 serpenti (18 velenosi), decise di battere questo record. L'indiano venne rinchiuso all'interno di una "gabbia di vetro" insieme a 72 serpenti velenosi, tra cui: 27 cobra monocolo (il serpente più mortale della Thailandia), 24 vipere di Russell, nove cobra indiani, otto serpenti krait fasciati e quattro serpenti comuni.

Sotto la supervisione di un funzionario del Guinness dei primati, Khaire rimase all'interno della teca di vetro per 72 ore, dimostrando una volta per tutte che i serpenti attaccano solo se provocati. L'uomo non è stato morso neanche una volta all'interno della struttura e, anzi, toccava e spostava i rettili senza alcun problema.

L'uomo, dopo l'impresa, fondò l'Indian Herpetological Society e il Katraj Snake Park per sensibilizzare questi rettili al grande pubblico.