USA, scatta il "coprifuoco social" per i più piccoli: ma di cosa si tratta?

USA, scatta il 'coprifuoco social' per i più piccoli: ma di cosa si tratta?
di

Le piattaforme social non sono probabilmente mai state così attente alla sicurezza dei più piccoli sul web come negli ultimi anni. L'ultima serie di restrizioni di Instagram nell'interazione coi minori sono solo la punta dell'iceberg di una situazione ormai diffusa a tutta la rete.

I legislatori, tuttavia, non sempre trovano sufficienti le misure intraprese dalle aziende in tal senso, spingendole a modificare in maniera più o meno diretta determinati aspetti dell'esperienza d'uso dei minorenni.

La più recente di queste "ingerenze" arriva direttamente dallo Utah, dove è da poco passata una serie di leggi che istituisce per la prima volta su suolo statunitense un vero e proprio coprifuoco social per i più piccoli.

Una consecutio che porterà le aziende a verificare l'età degli utenti, ottenere il consenso dei genitori o dei tutori per legge e, infine, a impedire interazioni e condivisioni social dalle 22:30 alle 6:30 del mattino.

Nonostante lo Utah sia il primo a legiferare in tal senso, la lista di Stati orientati verso la stessa direzione sono diversi, tra cui anche Ohio, New Jersey e Texas.
Purtroppo, per quanto condivisibile l'intento, l'applicazione potrebbe portare a diverse controversie. Tra tutte, l'obbligo della verifica dell'età potrebbe portare a forzature in ottica privacy, e si tratta solo dell'aspetto più superficiale. È troppo presto per stabilire se questa misura possa essere efficace nel tutelare i minori, ma come sempre sarà il tempo a raccontarci la verità.

Nel frattempo, ricordiamo che WhatsApp potrebbe lasciare il Regno Unito in seguito all'approvazione della Online Safety Bill.