Gli USA stringono sui chip: ci vorrà una licenza per vendere alla Cina

Gli USA stringono sui chip: ci vorrà una licenza per vendere alla Cina
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Dagli Stati Uniti d'America arrivano nuove restrizioni che riguardano il mondo tech. Infatti, l'amministrazione Biden ha deciso di limitare la vendita dei chip alla Cina, nel senso che i produttori dovranno ottenere un'apposita licenza per poter effettuare le esportazioni.

A tal proposito, secondo quanto riportato da The Verge e The Washington Post, la rinnovata regolamentazione richiede ad aziende come Intel e Micron di ottenere una licenza dal Dipartimento del Commercio per poter esportare semiconduttori e apparecchiature per la produzione di chip. In parole povere, viene limitata la vendita verso aziende cinesi.

Si mira inoltre a vietare alle società internazionali di esportare chip realizzati con tecnologia statunitense, mediante regolamentazioni sui prodotti diretti esteri legate a settori come quelli relativi a intelligenza artificiale e supercomputer. Insomma, non è un caso che qualcuno stia già facendo riferimento a "restrizioni radicali", che arrivano in un momento in cui gli USA stanno cercando di puntare sulla produzione interna. Questo mediante piani come il CHIPS and Science Act, che vede in ballo 52 miliardi di dollari solamente in campo di semiconduttori.

Stando al The Wall Street Journal, ci sarebbe inoltre la volontà mediante queste restrizioni di limitare le capacità militari e tecnologiche cinesi. Nel piano presentato dall'amministrazione Biden nella giornata del 7 ottobre 2022, si farebbe poi riferimento alla prevenzione della sorveglianza di massa e delle violazioni dei diritti umani.

L'amministrazione Biden ha in ogni caso affermato che sta cercando di concentrarsi esclusivamente sui chip, sulle attività e sulle entità di "maggiore preoccupazione per la sicurezza nazionale", in modo da non incidere troppo sull'industria dei chip americana.

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