Utilizzando l'Intelligenza Artificiale i ricercatori hanno scoperto nuovi crateri su Marte

Utilizzando l'Intelligenza Artificiale i ricercatori hanno scoperto nuovi crateri su Marte
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Per la prima volta in assoluto, un team di esperti ha utilizzato l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico per trovare i resti di uno schianto di una meteora. Tale metodo non è stato utilizzato sul nostro bel pianeta, ma per Marte.

Tra marzo 2010 e maggio 2012, una pietra cosmica ha attraversato il cielo marziano. Dopo essersi rotta, i suoi numerosi pezzi si sono schiantati sulla superficie del Pianeta Rosso. I crateri risultanti erano relativamente piccoli con un diametro di - massimo - 4 metri. Qualcosa di molto difficile da trovare a "occhio nudo" e per questo motivo i ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno utilizzato un piccolo aiuto.

Il metodo tipico utilizzato dagli scienziati per scoprire crateri come questi è quello di trascorrere ore a studiare le immagini catturate dal Mars Reconnaissance Orbiter. Gli scienziati che studiano il Pianeta Rosso, infatti, si sono basati proprio su questi dati per trovare oltre 1.000 nuovi crateri in circa 14 anni di lavoro della sonda.

Per confermare la scoperta dell'intelligenza artificiale, il passo successivo sarà quello di esaminare l'area utilizzando lo strumento ad alta risoluzione noto come HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment); qualcosa di abbastanza potente che riesce perfino ad osservare le tracce lasciate dal rover Curiosity.

Per capire la potenza dell'intelligenza artificiale, vi basti sapere che la ricerca manuale tra le foto alla ricerca di fenomeni di superficie richiede circa 40 minuti. L'IA, invece, ha bisogno solo di 5 secondi... anche se attualmente ha bisogno di un essere umano che controlli il suo operato. Si tratta lo stesso di un risultato che potrebbe aprire le porte a un utilizzo massiccio di questa tecnologia per questo genere di compiti.