Utilizzare la polvere di ferro come energia elettrica? Questo birrificio lo sta facendo

Utilizzare la polvere di ferro come energia elettrica? Questo birrificio lo sta facendo
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Particelle molto piccole di ferro bruciano molto bene alle alte temperature, rilasciando energia mentre si ossidano che può essere utilizzata nei processi industriali. Adesso, un birrificio olandese sta utilizzando questo metodo per dimostrare la sua utilità come fonte di energia priva di emissioni di carbonio.

Tale metodo è stato dimostrato per la prima volta dagli studenti della Eindhoven University of Technology con un sistema da 20 kilowatt (circa lo stesso livello di potenza di una caldaia per il riscaldamento) che generava elettricità, acqua calda e vapore. La combustione del ferro crea solo un sottoprodotto diretto - ossido di ferro (ruggine) - che può essere riconvertito in ferro con l'elettricità.

Il birrificio in questione è quello dello Swinkels Family Brewers, diventata "la prima azienda al mondo a mettere questo processo a funzionare su scala industriale" in Bavaria, in collaborazione con il Metal Power Consortium e i ricercatori di Eindhoven. La polvere di ferro - grazie alla sua incredibile versatilità - potrebbe essere particolarmente utile nei settori che non possono passare facilmente alle energie rinnovabili.

L'ostacolo principale all'adozione su larga scala di questo metodo è principalmente uno: il riciclaggio della ruggine generata durante il processo. Non solo: ci sono altri aspetti negativi della tecnologia rilevati. La combustione dei combustibili metallici, ad esempio, produce ossidi di azoto, analogamente ai combustibili idrocarburici, anche se probabilmente in quantità minore e in un modo che potrebbe essere ridotto al minimo grazie all'impego di macchinari altamente tecnologici.

Gli aspetti economici dell'intera faccenda non sono ancora chiari e potrebbero non finire per confrontarsi favorevolmente con le più tradizionali fonti di energia rinnovabile. "La nostra ambizione è convertire le prime centrali elettriche a carbone in centrali a combustibile ferroso sostenibili entro il 2030", ha dichiarato infine Chan Botter, il leader del team di studenti dell'Università di Eindhoven che conduce la ricerca.

Per approfondire questo processo, inoltre, vi rimandiamo a questo video che lo spiega molto bene.