I vampiri nella storia, ecco le più comuni pratiche di sepoltura nel Medioevo

I vampiri nella storia, ecco le più comuni pratiche di sepoltura nel Medioevo
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Spesso gli archeologi, scoprendo nuove tombe e luoghi di sepoltura, si imbattono in rituali strani e particolari. Molto spesso, infatti, i morti erano sospettati di essere vampiri, lupi mannari, streghe o, semplicemente, indemoniati e, onde evitare che questi ritornassero in vita, venivano seppeliti seguendo bizzarre pratiche funerarie.

Siamo nell'anno 2014, in Italia, più precisamente ad Albenga, dove è stato rinvenuto lo scheletro di una ragazza. La donna fu sepolta a faccia in giù, un rituale che si praticava solamente verso quegli individui che venivano allontanati dalla società.

Probabilmente la poverina, a torto o a ragione, venne accusata di stregoneria e considerata un pericolo dai suoi concittadini.

Secondo il pensiero dell'epoca, siamo intorno al V-VI secolo d.C., l'anima al momento della morte usciva dalla bocca e seppellire la donna a faccia in giù avrebbe impedito ad essa di uscire per tormentare i vivi.

In Bulgaria, nel 2013, invece, alcuni archeologi hanno trovato, nel sito di Perperikon, lo scheletro di un uomo seppellito con un paletto di ferro nel petto.

Siamo tra il XIII e il XIV secolo e questa pratica era effettuata per evitare che l'individuo potesse trasformarsi in non morto o, forse il paragone non è poi molto azzardato, in vampiro.

In tutta la Bulgaria sono state trovate oltre 100 persone considerate vampiri e seppellite con un paletto saldamente piantato nel petto.

Secondo le genti dell'epoca coloro che, in vita, avevano compiuto atti cattivi dovevano essere trafitti con paletti di ferro o di legno per evitare che si trasformassero in vampiri o non morti.

Il paletto di legno serviva anche a tenere bloccati quegli esseri nelle loro tombe qualora, nonostante tutto, si fossero trasformati in creature della notte.

Andiamo quindi in Scozia dove, nel 2001, un gruppo di archeologi ha trovato due scheletri: un maschio e una femmina.

Ulteriori studi sui cadaveri hanno portato ad un risultato veramente strano e paradossale: gli scheletri erano stati "costruiti" utilizzando parti del corpo di sei diversi individui, in un Frankestein ante litteram.

Benché questa sepoltura sia apparentemente priva di una logica, i ricercatori credono si trattasse di una forma rituale che nulla ha a che fare con la magia o l'occulto.

Probabilmente i cadaveri furono assemblati utilizzando parti del corpo appartenenti a individui della stessa famiglia per creare un antenato che incarnasse più lignaggi.

Benché possano sembrare cose affascinanti, bisogna ricordarsi sempre che queste erano persone che hanno sofferto a causa di credenze senza fondamento, probabilmente isolate e temute dai loro concittadini che hanno continuato a temerle fin dopo la morte.