Vandali distruggono disegni rupestri indigeni di 30.000 anni in Australia

Vandali distruggono disegni rupestri indigeni di 30.000 anni in Australia
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Dei vandali hanno oltrepassato un filo spinato e scavato sotto un cancello d’acciaio per entrare nelle grotte di Koonalda, nell’Australia meridionale. Il sito ospita una raffigurazione rupestre indigena di 30.000 anni che è stata offesa dalla bestialità degli aggressori. La caverna è considerata come un luogo sacro, per gli aborigeni Mirning.

Quei disegni sono una fonte archeologica straordinaria, in quanto testimoniano l’occupazione aborigena nel sud dell’Australia e la comunità storica non ha esitato nell’esplicitare il dispiacere che ha suscitato questo episodio, in primis il procuratore generale del South Australia e ministro degli affari aborigeni Kyam Maher: “Queste grotte sono alcune delle prime prove dell'occupazione aborigena di quella parte del paese. Francamente, è scioccante”. I vandali, non ancora individuati, rischiano una multa di $ 10.000 oppure mezzo anno in gattabuia.

I vandali hanno causato un'enorme quantità di danni. L'arte non è recuperabile”, riferisce Keryn Walshe al Guardian, un archeologo di antichi siti aborigeni. “La superficie della grotta è molto morbida. Non è possibile rimuovere i graffiti senza distruggere l'arte sottostante. È una perdita enorme e tragica averlo deturpato in questo modo”.

I dati “hanno trasformato la comunità scientifica e la comprensione da parte del pubblico della preistoria australiana e mondiale”, secondo l’Australian National Hertiage Places Registry.

Sfortunatamente, questa non è la prima volta che vi narriamo di profanatori di grotte sacre.

Vandali distruggono disegni rupestri indigeni di 30.000 anni in Australia