La più vasta esplosione del 21° secolo? La colpa non è umana ma di un raro evento naturale

La più vasta esplosione del 21° secolo? La colpa non è umana ma di un raro evento naturale
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Il nostro pianeta è pervaso da eventi naturali di ogni genere, che esprimono non solo la magnificenza della natura, ma anche la sua estrema pericolosità. Nell’ ampio spettro dei fenomeni catastrofici, le eruzioni vulcaniche sono tra le più distruttive. A tal proposito, un nuovo studio ha individuato la più estesa eruzione esplosiva del 21° secolo.

Il “colpevole” di questo immane cataclisma è il vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Haʻapai, la cui recente eruzione al principio del 2022 ha completamente spazzato via l’isola che ospitava il vulcano stesso. Data l’incredibile potenza manifestata, secondo una recente rivalutazione dei dati, si è trattata della “più grande eruzione esplosiva del 21° secolo”.

Non è difficile crederlo, se consideriamo l’emissione di detriti e materiali piroclastici estesasi per decine di chilometri verso l’alto e l’immane onda d’urto generata, la quale è stata avvertita a centinaia di chilometri di distanza, dalle Filippine al Giappone, e che ha compiuto svariate volte il giro del mondo.

I ricercatori dell’Università francese di Grenoble, mediante un avanzatissimo algoritmo, hanno valutato l’indice di esplosività vulcanica dell’eruzione dell’Hunga Tonga, associandovi un valore di 6, che, per i profani del mondo vulcanologico, indica un tipo di eruzione che si manifesta una o due volte in un secolo.

Per fornire un paragone sull’indice analizzato dai ricercatori, basti pensare che un valore di 8 corrisponde ad eruzioni catastrofiche che si manifestano ogni 50.000 anni circa. L’innovazione tecnologica fornita dall’algoritmo, oltre ad essere uno strumento di analisi epocale, permetterà di valutare gli eventi avvenuti in località difficilmente raggiungibili, grazie alle centinaia di stazioni di monitoraggio.

Queste strutture, sfruttando le onde sismiche propagatesi nel sottosuolo, raccolgono i dati che l’algoritmo utilizza per definire le dimensioni dell’evento piroclastico in appena un’ora di tempo.

Secondo gli esperti, la potenza esplosiva dell’eruzione di gennaio, 500 volte più potente di una bomba atomica, è ascrivibile alla sua localizzazione subacquea, sia per quanto riguarda l’estensione del fenomeno sia per la propagazione degli tsunami risultanti.

L’algoritmo di valutazione dei dati sismici è stato fondamentale in quanto, secondo quanto affermano i ricercatori: "Nonostante la ricchezza senza precedenti di dati scientifici di alta qualità e rapidamente disponibili, i principali parametri quantitativi dell'eruzione vulcanica di Hunga Tonga, come le sue dimensioni rispetto alle precedenti grandi eruzioni, non possono essere stimati rapidamente con algoritmi di monitoraggio 'standard' ". Ciò ha reso necessario ricorrere ad uno strumento innovativo.

Per quanto al momento l’algoritmo risulti in grado di eseguire calcoli complessi in tempo reale, i ricercatori affermano che ci sono ancora margini di miglioramento per perfezionarlo ulteriormente.

La più vasta esplosione del 21° secolo? La colpa non è umana ma di un raro evento naturale