Vediamo cosa successe ai gioielli della Corona inglese durante la Seconda Guerra Mondiale

Vediamo cosa successe ai gioielli della Corona inglese durante la Seconda Guerra Mondiale
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I gioielli della Corona inglese sono le preziosissime regalie portate dal sovrano d'Inghilterra durante la cerimonia d'incoronazione. Molti di questi hanno un valore inestimabile, sia da un punto di vista monetario che storico. Era, quindi, fondamentale proteggerli durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma come?

A partire dal 1303, dopo essere stati rubati dall'Abbazia di Westminster, i sovrani d'Inghilterra scelsero la Torre di Londra come dimora di questi tesori antichi. Dopotutto, era uno dei luoghi di corte più sicuri tra i svariati edifici di proprietà della Corona.

Fu inevitabile, comunque, che i gioielli attraversassero svariate peripezie nel corso dei secoli, come nel 1649, quando l'allora debole regime repubblicano di Oliver Cromwell (1599-1658), decise di fondere alcune delle regalie. Queste poterono essere nuovamente inserite all'interno della preziosa collezione reale solo con la restaurazione della monarchia di Carlo II d'Inghilterra, nel 1660.

Con il nuovo sovrano, si cominciò a dare un nuovo valore a questi gioielli, tantoché si decise di inserirli in un'apposita gabbia di protezione, che potesse permettere, però, al pubblico di poterli vedere - dietro il pagamento di una piccola tassa.

Dopo un tentativo di furto, sempre all'interno della Torre, l'Inghilterra decise di spostare le corone, gli scettri, le spade e gli altri oggetti nella cosiddetta "Jewel House" ("La casa dei gioielli"), dove risiedono tutt'oggi e vengono ammirati da migliaia di turisti ogni anno. Si pensa, addirittura, che le mura di questa stanza siano anche a prova di bomba nucleare.

La Jewel House è rimasta sempre protetta, anche quando l'età contemporanea sopraggiunse con gli orrori della Prima Guerra Mondiale.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, le cose andarono diversamente. A causa dei continui bombardamenti sulla città di Londra e della minaccia di una possibile invasione da parte delle truppe del Reich sul suolo inglese, il governo inglese e il re Giorgio VI decisero di nascondere le gemme delle corone e degli scettri in una piccola latta, da sotterrare, successivamente, sotto una porta per le sortite nel Castello di Windsor - dove soggiornarono, per tutto il conflitto, anche la stessa regina Elisabetta e sua sorella Margaret.

Qualunque sarebbe stato l'esito della guerra, la parte più importante dei gioielli, soprattutto da un punto di vista del valore monetario, non doveva cadere assolutamente nelle mani dei nazisti.