Verifica Green Pass, occhio alle app che rubano i dati: aperta un'indagine

Verifica Green Pass, occhio alle app che rubano i dati: aperta un'indagine
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Dopo la scoperta dell'archivio con 62 Green Pass rubati, il Garante della Privacy ha voluto mettere in guardia gli utenti dalle app pirata che si fingono da ufficiali e rubano i dati contenuti nel QR Code.

In un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, il Garante per la Protezione dei Dati ha voluto avvertire gli utenti e li ha invitati a non scaricare applicazioni messe a disposizione sugli Store Online e che si fingono da client che dovrebbero verificare la validità della Certificazione Verde contro il Covid.

Tali app, sottolinea il Garante, "consentono a chi le scarica, inquadrando il QR Code, di leggere dati personali come nome, cognome, data di nascita, ma perfino dosi o tamponi effettuati. In alcuni casi le app richiedono anche una registrazione per il download e trasferiscono i dati a terzi", effettuando quello che si configura a tutti gli effetti come un vero e proprio furto di informazioni personali.

Nel bollettino, in cui viene annunciato l'avvio di un'indagine sulle app per Green Pass non in regola, il Garante osserva che l'unica app ufficiale per effettuare i controlli è VerificaC19 del Ministero della Salute, che è in grado di controllare il Green Pass nel pieno rispetto delle regole e della riservatezza.