La verità sull'universo parallelo trovato dalla NASA

La verità sull'universo parallelo trovato dalla NASA
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Sono molti i fraintendimenti in cui inciampano i social media e la stampa quando si tratta di riportare notizie scientifiche, in particolare su complesse questioni teoriche. Recentemente potreste aver sentito di un universo parallelo trovato dalla NASA in Antartide, in cui il tempo scorre al contrario. Ma sarà vero?

Vogliamo subito togliervi ogni dubbio, non è stato trovato nessun universo parallelo.

La notizia è nata in maniera molto ingenua ma è cresciuta rapidamente, diventando una gigantesca palla di neve, inaccurata e fuorviante.

Il magazine New Scientist ha pubblicato un articolo, l'8 Aprile, in cui si discuteva di alcune anomalie nei risultati dell'esperimento ANITA (Antartic Impulsive Transient Antenna), che si occupa di rilevare i neutrini. Le anomalie sono state rilevate a partire da gennaio. Queste anomalie, secondo un modello cosmologico molto audace, possono significare l'esistenza di un universo di antimateria che si estende, indietro nel tempo, a partire dal Big Bang.

ANITA, un pallone aerostatico con un gruppo di antenne radio, ha rilevato una manciata di segnali che sono interpretabili come neutrini ad alta energia. Questo è sorprendente e molto strano; i neutrini sono delle particelle "fantasma" che attraversano la materia ordinaria senza interagire (o quasi) con gli atomi e per questo sono molto difficili da rilevare. Tuttavia se vengono prodotti da sorgenti altamente energetiche, interagiscono molto di più con la materia.

ANITA è progettato per rilevare le particelle secondarie prodotte dallo scontro dei neutrini con il ghiaccio antartico. Queste particelle dovrebbero arrivare dallo spazio profondo e quindi dovrebbero aver urtato contro qualcosa prima di raggiungere la Terra, e quindi non dovrebbero esserci.

I fisici stanno cercando di interpretare questa sovrabbondanza di neutrini con le teorie attuali, o cercando di capire se c'è qualche problema nel set-up sperimentale. Gorham, uno dei principali scienziati che lavorano al progetto, ha raccontato a ScienceAlert: "abbiamo trovato un piccolo numero di anomalie nei nostri dati, e quando avremo esaurito tutte le possibili spiegazioni contenute nei modelli standard della fisica, potremo considerare idee che vanno oltre questi confini. Certamente non siamo al punto di dover scomodare un universo parallelo!."

L'idea di un universo parallelo è sicuramente divertente e molto curiosa, si tratta di un "antiuniverso" dominato dall'antimateria e che va a ritroso nel tempo rispetto al Big Bang, con proprietà spaziali opposte rispetto al nostro cosmo e obbedendo alla simmetria CPT (Carica, parità e tempo). Un articolo ha provato a collegare questo universo a specchio con le anomalie di ANITA; tuttavia, nelle decine di articoli giornalistici, si è perso il contesto della pubblicazione riportando una notizia distorta che ha creato molta attenzione sull'esperimento e sulle sue possibili questioni.

Il rapporto tra divulgazione e comunità scientifica è sempre stato molto complicato; le modalità per offrire una buona copertura delle notizie scientifiche sono spesso incompatibili con il ritmo frenetico richiesto dalla stampa. Le notizie vanno date velocemente, prima che l'attenzione su di esse diminuisca e venga attirata dalla concorrenza, il problema è evidente in tutti gli ambiti, dalla cronaca allo sport; la scienza ha però bisogno di tempi più dilatati e e articoli più lunghi per riuscire a spiegare bene il contenuto di una ricerca. Speriamo che questo evento possa mettere in guardia i lettori.