Il vertice sul clima COP26 è stato ecologico? Non proprio, ma c'è una buona notizia

Il vertice sul clima COP26 è stato ecologico? Non proprio, ma c'è una buona notizia
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Recentemente si è svolto il vertice sul clima COP26 a Glasgow, in Scozia, dove i leader dei paesi più importanti della Terra hanno cercato un modo per risolvere le controversie legate all'ambiente e, soprattutto, hanno cercato un modo per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Una domanda sorge spontanea: quanto è stato ecologico il COP26?

Sicuramente l'obiettivo di questo incontro è quello di dare l'esempio, con il governo del Regno Unito che si è impegnato a rendere l'evento carbon neutrality, ma secondo un nuovo report le emissioni del COP26 sono state più del doppio di quelle del precedente vertice di Madrid. Insomma, sicuramente non molto green (ecco a cosa serve la COP26 di quest'anno).

Un nuovo rapporto di valutazione iniziale afferma che le emissioni di carbonio per la COP26 potrebbero aver raggiunto le 102.500 tonnellate di anidride carbonica (una quantità simile alle emissioni annuali di circa 10.000 famiglie del Regno Unito). Questo perché la conferenza dei vertici mondiali ha attirato più di 39.000 partecipanti a Glasgow.

Si stima che circa il 60% delle emissioni della COP26 provenga dalle emissioni dei voli internazionali. I leader della Terra sono venuti nel Regno Unito a bordo di jet privati, alcuni perfino con aerei cargo che trasportavano elicotteri e veicoli per i cortei di automobili. Ci sono stati un totale di 76 voli, che hanno coinvolto jet privati o voli VIP, quattro giorni prima dell'inizio della conferenza... per fortuna che è stato scoperto un modo per convertire la CO2 degli aerei.

Tuttavia, vale la pena di sottolineare che all'interno del campus dov'è stato svolto l'evento è stata utilizzata una rete di energia sostenibile, ma utilizzando generatori con energia non rinnovabili qualora ci fosse stato un blackout, ed è stato promosso l'utilizzo dei veicoli elettrici (come autobus e navette) all'interno della zona in cui si è svolto l'evento.

A livello di catering, inoltre, non sono stati utilizzati bicchieri e piatti di plastica monouso, mentre il cibo è stato scelto con un approccio "low carbon", poiché proveniva tutto localmente (l'80% delle materie prime erano scozzesi, il 15% dal resto del Regno Unito e il 5% dall'estero).

Nonostante le 100.000 tonnellate di CO2, l'evento può essere definito carbon neutrality, ma in che modo? Il governo del Regno Unito afferma che per compensare il carbonio emesso in questi giorni intraprenderà dei progetti riconosciuti dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), tra cui progetti di energia rinnovabile, riforestazione e misure di efficienza energetica.

Insomma, possiamo considerarla una buona notizia... ma che arriva comunque come metodo di "compensazione" e non come mezzo di mitigazione diretta.