Via della Seta: nel memorandum anche un paragrafo sulle e-commerce e startup
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E' stato firmato questa mattina a Roma il memorandum tra Italia e Cina, anche definito "Via Della Seta". Presente alla firma il vicepresidente del consiglio e Ministro, Luigi Di Maio, che in una nota diffusa dal MISE ha fatto il punto sulle ripercussioni che avrà questo memorandum sul mercato italiano.
“Il Governo italiano ha scelto un approccio trasparente nei confronti della Cina e dei nostri partner euro-atlantici, inquadrando i rapporti bilaterali all’interno dei princìpi che hanno tradizionalmente ispirato e continueranno ad ispirare la nostra azione internazionale. In tale contesto, è stato già attivato uno scrupoloso monitoraggio delle singole iniziative di collaborazione che saranno avviate a valle delle intese siglate oggi, per garantire che esse siano sempre promosse, mettendo al centro la difesa degli interessi nazionali e la protezione delle infrastrutture strategiche, prevenendo così il trasferimento di tecnologie in settori sensibili” si legge in una dichiarazione diffusa nella nota a margine della firma.
Il Ministero però sottolinea che la Belt and Road Initiative non ha alcun valore di accordo internazionale e non dà luogo ad impegni giuridicamente vincolanti.
Come osservato dalla stampa italiana, nel memorandum (che può essere letto integralmente a questo indirizzo), nel paragrafo dedicato ai Trasporti, Logistica ed Infrastrutture prevede che le "parti collaboreranno nello sviluppo della connettività infrastrutturale, compresi aspetti quali le modalità di finanziamento, l’interoperabilità e la logistica, in settori di reciproco interesse (quali strade, ferrovie, ponti, aviazione civile, porti, energia – incluse le energie rinnovabili e il gas naturale – e telecomunicazioni)". Non si fa alcun riferimento al 5G, ma comunque si legge che "le parti accolgono con favore le discussioni in seno alla “Piattaforma di connettività Ue-Cina” tese a migliorare l’efficienza della connettività fra Europa e Cina".
Sull'e-commerce Italia e Cina si sono impegnate ad una maggiore cooperazione tra le due nazioni, con particolare attenzione all'e-commerce e le PMI.
Per quanto riguarda le startup, si punta anche a favorire una cooperazone scientifica e tecnologia tra le startup italiane e cinesi, allo scopo di portare ad uno sviluppo comune.
E' anche prevista un'attività dedicata ai parchi scientifici e tecnologici, ed investimenti in venture capital che possano consentire alle startup innovative di crescere anche a livello internazionale tramite lo scambio di know how. Il memorandum si focalizza anche sulle proprietà intellettuali.
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