Viaggio nella mitologia greca: l'evirazione di Urano

Viaggio nella mitologia greca: l'evirazione di Urano
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In questa nuova rubrica, “I Miti Greci”, cercheremo di riportarvi i racconti che hanno reso grande la narrativa ellenica, seguendo un principio cronologico. Inauguriamo questa collana con le vicende che vedono coinvolto Urano e i Titani.

Si badi bene, però, il corpus delle leggende greche è vastissimo, tra le sue diramazioni e contraddizioni. Non esiste una sola versione delle origini di Afrodite, per intenderci; quindi, vi proporremo sempre le versioni più popolari del mito, citando anche la penna che lo ha riportato, grazie al peculiare lavoro di Robert Graves. Conoscere i miti può essere utile per scoprire gli aspetti antropologici della civiltà ellenica, dando risposta anche a quei punti interrogativi storici, come per esempio l’uso dei greci di uccidere i loro bambini più deboli.

Sorvolando la parentesi della “Creazione” del Mondo Greco, assai complessa e ricca di varianti (magari sarà ritrattata in futuro), facciamo finalmente la conoscenza di Urano e i Titani.

Urano è una delle divinità primordiali, non è come Zeus, non è come Achille, Urano viene prima di tutto il Pantheon greco. Il dio, personificazione del Cielo, fu generato da Gea, o Madre Terra. Quest’ultimo, a sua volta, fecondò sua madre dando origine ai Titani, non prima, però, di aver cacciato i Ciclopi, anch’essi figli di Gea, nel remoto Tartaro, un luogo dannato tanto lontano dalla terra quanto la terra dista del cielo.

Per vendicarsi, la Madre Terra indusse i sette Titani ad assalire loro padre. A capitanarli sarà Crono, Titano del Tempo, il più giovane dei figli del Dio del Cielo. Colsero Urano nel sonno e Chronos castrò il padre con un falcetto di selce, afferrandogli i genitali con la mano sinistra; ecco perché è la mano del malaugurio. Le gocce di sangue caddero su Gea, ed essa generò le tre Erinni, figure iraconde che puniscono i crimini di parricidio; esse sono Aletto, Tisifone e Megera. A nascere saranno anche le cosiddette Ninfe del frassino, chiamate Melìe.

I Titani libereranno i Ciclopi dal Tartaro e Krono ottenne la sovranità in terra. Tuttavia, il Dio del Tempo si dimostrerà un despota e bramoso di potere: esiliò nel Tartaro sia i Ciclopi che i Titani, risparmiando solo la Titanessa Rea, sua sorella, che prenderà in moglie.

Il mito di oggi, riportato da Esiodo, si conclude qui; ricapitolando, anche in vista dei prossimi episodi, abbiamo scoperto che Urano e Gea sono i creatori di tutti gli esseri in terra, tra cui Crono che riuscirà ad assoggettare sia Titani che Ciclopi: è lui il sovrano del mondo e al suo fianco c’è sua moglie e sorella, Rea, conosciuta anche come la Madre degli Dei… Vedremo poi perché!

Se con il sangue di questo articolo abbiamo generato in voi della curiosità, tra di voi ci saranno i videogiocatori che sicuramente si stanno domandando: chi era il vero Kratos nella mitologia greca?